Le ragazze erano state sequestrate a Dapchi lo scorso 19 febbraio. Sarebbero stati gli stessi miliziani a riportare le giovani alle loro famiglie
Miliziani di Boko Haram hanno restituito alle famiglie le 110 studentesse rapite il mese scorso a Dapchi, nel nord-est della Nigeria. Lo ha detto Bashir Manzo, che guida un gruppo di supporto ai familiari delle studentesse sequestrate. "Le ragazze - ha raccontato - sono state riportate indietro su nove veicoli e lasciate fuori dalla scuola alle 8 di mattina". A riportare la notizia è stata la Bbc. Secondo un testimone, la liberazione delle ragazze è stata accompagnata da un monito dei jihadisti: "Non mandate più le vostre figlie a scuola".
Il rapimento
Il rapimento delle ragazze risale al 19 febbraio scorso. Il sequestro da parte del gruppo terroristico islamico era stato comunicato dal governatore dello stato di Yobe, che aveva parlato in un primo momento di 50 giovani scomparse. In realtà, una fonte ufficiale aveva poi precisato che "su 926 studentesse, soltanto 815 sono tornate a scuola il giorno dopo l'attacco". I Boko Haram sono un'organizzazione terroristica jihadista sunnita diffusa nel nord della Nigeria e alleatasi nel 2015 con l'Isis. La formazione, il cui nome significa "l'istruzione occidentale è proibita", vuole imporre al Paese la sharia, legge islamica.