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Trump: "Contro la Corea del Nord le sanzioni più grandi di sempre"

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Il presidente degli Stati Uniti ha annunciato anche la volontà di difendere il secondo emendamento della Costituzione (Getty Images)

Intervenendo alla convention dei conservatori, il presidente statunitense ha annunciato un nuovo pacchetto di provvedimenti nei confronti di Pyongyang e difeso il secondo emendamento dopo le recenti polemiche seguite alla sparatoria in Florida

"Stiamo lanciando il pacchetto di sanzioni contro la Corea del Nord più grande di sempre". Lo ha annunciato Donald Trump alla convention dei conservatori, durante la quale si è espresso sui principali nodi della politica statunitense: dalla regolamentazione delle armi al muro da costruire al confine con il Messico. Nel suo intervento, il presidente statunitense ha fatto sapere che le nuove sanzioni interesseranno 56 tra compagnie di navigazione e spedizione marittima e aziende commerciali, colpevoli di aver aiutato il regime di Pyongyang ad aggirare le precedenti sanzioni.

Ivanka Trump in Corea del Sud per le Olimpiadi invernali

L’obiettivo del maggior pacchetto di sanzioni mai varato nei confronti della Corea del Nord, avrebbe lo scopo di indurre Pyongyang ad abbandonare il programma nucleare e missilistico. Obiettivo al quale sta lavorando anche la figlia del presidente, Ivanka Trump, che il 23 febbraio è arrivata in Corea del Sud per la cerimonia di chiusura delle Olimpiadi invernali. Il viaggio istituzionale ha dato l’occasione alla figlia del presidente di confermare al leader sudcoreano Moon Jae-in la volontà dell’amministrazione Usa di "mantenere al massimo la pressione" sulla Corea del Nord, al fine di assicurare il processo di denuclearizzazione della penisola. 

"Impediremo ai democratici di cancellare il secondo emendamento"

Durante il suo intervento alla convention dei conservatori, Donald Trump è tornato anche sulla questione della regolamentazione delle armi a seguito della strage in Florida dello scorso 14 febbraio. "I democratici – ha dichiarato il presidente -  vogliono cancellare il secondo emendamento della costituzione (quello che garantisce il diritto dei cittadini di detenere e portare armi da fuoco) - e se vincono nel 2018 lo faranno, ma noi lo impediremo". Secondo il Presidente, infatti, il principio non è in discussione e sono altre le contromisure da adottare, come ad esempio vietare l’accesso a fucili e pistole a "persone mentalmente malate". Una normativa che, però, era già stata adottata da Barack Obama e che lo stesso Trump, poco dopo il suo insediamento, ha provveduto a cancellare. Alla convention il presidente statunitense ha anche rilanciato la sua proposta di armare gli insegnanti: "Quando dichiariamo le nostre scuole 'gun-free zone' mettiamo i nostri studenti in maggior pericolo. Insegnanti e assistenti ben addestrati ed esperti di armi dovrebbero essere in grado di portare armi nascoste. Dobbiamo fare quello che funziona". Intanto Rick Scott, il governatore repubblicano della Florida, ha proposto di aumentare da 18 a 21 anni l’età minima per l'acquisto di un'arma, e di mettere al bando il 'bump stock', il potenziatore delle armi semi automatiche.

Il muro con il Messico

Durante la più importante assemblea degli attivisti conservatori del Paese, Trump è tornato a menzionare anche un altro dei suoi cavalli di battaglia, assicurando che a breve verrà realizzato il muro al confine con il Messico per evitare l’immigrazione clandestina. Una promessa accompagnata da un applauso degli attivisti presenti che hanno persino intonato il coro "build the wall" ("costruisci il muro"). Trump è stato protagonista anche di un siparietto con i giornalisti, in cui ha scherzato sulla sua incipiente calvizie.

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