Teiera rotta acquistata a 17 euro rivenduta a 523mila in asta New York
MondoL'oggetto, acquistato per una cifra irrisoria nel 2016, si è rivelato un pezzo di antiquariato unico nel suo genere. E' stato venduto al Metropolitan Museum
Una vecchia teiera senza il coperchio, comprata per sole 15 sterline (17 euro), è stata venduta per 460.000 sterline (circa 523mila euro) dalla casa d'aste Woolley & Wallis al Metropolitan Museum di New York durante un'asta. L’oggetto, acquistato nel 2016 da un ignaro collezionista nel Lincolnshire, si è rivelato essere un importante pezzo d’antiquariato realizzato dal vasasio John Bartlam negli USA attorno al 1870 e potrebbe essere l’unico modello esistente di questo tipo.
La teiera
La teiera, alta 9cm, mostra due gru ai lati di un albero di palme e in secondo piano un uomo che attraversa un ponte. I disegni sono di colore blu. Claire Durham, della casa d’aste Woolley & Wallis, ha spiegato che la persona che la acquistò nel 2016 la trovava semplicemente un oggetto interessante, ma era totalmente ignara del suo valore: "Ha visto giorni migliori. Non ha più il coperchio e qualche decade fa il manico si è rotto in piccoli pezzi poi riattaccati. Fortunatamente, siamo riusciti a riconoscerne l’importanza". L’oggetto, il cui valore stimato ammontava a 20.000 sterline, è stato acquistato per una cifra nettamente superiore da un commerciante inglese per conto del Metropolitan Museum di New York durante un’asta a Salisbury.
Pezzo unico nel suo genere
Secondo gli specialisti del settore, la teiera in questione sarebbe un pezzo molto difficile da valutare, perché nel mondo esistono solo sei pezzi di porcellana di John Bartlam. Descritto come un’importante scoperta, l'oggetto, a detta dell’esperta Claire Durham, è molto importante per la storia degli Stati Uniti: "E' stata realizzata in Sud Carolina da John Bartlam, che era arrivato dallo Staffordshire nel 1760. Era la prima volta che si realizzava un oggetto di porcellana negli Stati Uniti, quindi è una sorta di battesimo. Gli americani si stavano appena rendendo conto di non aver bisogno di importare la porcellana dall’Inghilterra, ma di poterla realizzare da soli".