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Netanyahu mostra frammento di drone e attacca l'Iran: "È vostro?"

Mondo
Il premier israeliano Netanyahu sul palco di Monaco (Ansa)

Il premier israeliano, durante la Conferenza sulla sicurezza a Monaco, ha fatto vedere un pezzo dell’apparecchio abbattuto giorni fa e ha accusato Teheran: "È la maggiore minaccia al mondo". La replica del ministro degli Esteri iraniano: "Un fumettista da circo"

Resta alta la tensione diplomatica tra Israele e Iran. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu, dal palco della Conferenza sulla sicurezza a Monaco, ha mostrato il frammento di un drone abbattuto giorni fa dall'aviazione israeliana dopo che era penetrato nel territorio dello Stato ebraico. Ironizzando sulle smentite ufficiali giunte in merito da Teheran, Netanyahu ha lanciato detto al ministro degli esteri iraniano Javad Zarif: “Lo riconosce ? È vostro”.
Pronta la replica di Zarif, che ha definito Netanyahu un "fumettista da circo". "Ricorrono ai cartoni animati per giustificare errori strategici o forse per evitare la crisi interna", ha aggiunto il ministro degli Esteri di Teheran, alludendo ai problemi legali di Netanyahu a casa. 

Netanyahu: Iran maggiore minaccia per il mondo

Il premier israeliano ha poi attaccato l’Iran definendo Teheran “la maggiore minaccia per il nostro mondo”. Il regime iraniano, ha aggiunto, “minaccia di distruggere Israele. L'Iran non è una minaccia solo per noi, ma anche per voi”, ha detto ai partecipanti della conferenza. Netanyahu ha poi espresso preoccupazione per le ripercussioni dell'accordo sul nucleare con Teheran, che ora conduce “una politica ancora più aggressiva” nella Regione del Medio Oriente.

Gli avvertimenti a Iran e Siria

Riferendosi al tentativo iraniano di dislocare le proprie forze militari in Siria e al sostegno garantito agli Hezbollah in Libano e ai gruppi armati palestinesi a Gaza, Netanyahu ha affermato: ''Israele non consentirà al regime iraniano di stringere un cappio al nostro collo. Agiremo non solo contro i suoi agenti ma anche contro lo stesso Iran, se necessario''. Netanyahu ha lanciato un altro avvertimento al presidente siriano Bashar Assad. Durante i primi sei anni di conflitto interno nel suo Paese Israele si è astenuto dall'intervenire, fatta eccezione per le operazioni volte ad impedire il trasferimento di armi agli Hezbollah. Ma adesso, ha aggiunto Netanyahu, ''Assad deve comprendere che invitando l'Iran a casa sua, di fatto ci sta sfidando’’.

La caccia al drone

Poco più di una settimana fa, il 10 febbraio, l’aviazione di Israele ha intercettato un drone proveniente dalla base siriana di Tadmor. In risposta ha lanciato un’offensiva bombardando diverse postazioni “anche iraniane” in Siria e la contraerea di Damasco ha reagito colpendo un F16. Israele ha accusato l’Iran per il drone infiltrato nel suo territorio: il portavoce militare ha riferito che Israele considera "l'Iran responsabile per questa grave violazione della nostra sovranità”. Nei giorni seguenti Teheran ha negato e smentito che il drone fosse iraniano. 

Shoah, Netanyahu: continueremo a lottare per la verità 

''Non dimenticheremo e non perdoneremo. Combatteremo per il riconoscimento della verità. Questo è il testamento delle vittime'' della Shoah: con queste parole, pronunciate in ebraico, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha implicitamente risposto - durante la Conferenza per la sicurezza a Monaco - al suo omologo polacco Matheusz Maraviecki. Ieri il premier di Varsavia ha destato scalpore quando ha affermato che durante la Shoah in Polonia ''ci furono colpevoli polacchi così come ci furono colpevoli ebrei, colpevoli russi ed ucraini, non solo tedeschi''. La stampa israeliana dedica titoli indignati alle sue parole ed alcuni commentatori invocano il richiamo per consultazioni dell'ambasciatrice di Israele a Varsavia.

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