Per i giudici di Bruxelles il social network deve smettere di registrare i dati di degli utenti finché non si metterà in regola e distruggere le informazioni in suo possesso. Previsto una multa di 250mila euro per ogni giorno di ritardo. La società farà ricorso
Facebook farà ricorso
Ma i vertici del colosso del web contrattaccano: secondo Richard Allan, direttore degli affari pubblici per l'Europa di Facebook, il gruppo "informa chiaramente gli utenti finali, concediamo il diritto alle persone di rifiutare che i loro dati siano raccolti su Siti e app di Facebook per scopi pubblicitari". Gli avvocati di Mark Zuckerberg hanno già dichiarato che faranno appello contro la decisione del Tribunale di Bruxelles.
Da maggio nuova legislazione europea sulla privacy
E mentre il segretario di Stato belga alla Privacy, Philippe De Backer non esita a parlare di "vittoria per la vita privata" dei belgi, la Commissione per la Privacy è più cauta: secondo il presidente Willem Debeuckelaere bisognerà attendere l'entrata in vigore a maggio della nuova legislazione europea sulla privacy. Dal 25 maggio infatti, le Commissioni sulla Privacy nazionali saranno competenti solo per le società con sede nel loro paese. Nel caso di Facebook, che ha sede legale in Irlanda, la competenza spetterà quindi alla giustizia di Dublino. Lo stesso direttore di Facebook europa Richard Allan conferma: "Ci stiamo preparando per il nuovo regolamento generale sulla protezione dei dati con il nostro principale regolatore, il commissario irlandese per la protezione dei dati personali. Rispetteremo questa nuova legge, esattamente poiché rispettiamo la legge vigente in materia di protezione dei dati".