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Sparatoria Florida, Fbi sapeva della minaccia Cruz: non abbiamo agito

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Federal Bureau of Investigation nella bufera. Ammette di aver ricevuto ben due segnalazioni "preoccupanti" su Nikolas Cruz, il 19enne che ha ucciso 17 persone e ne ha ferite 14, e non aver fatto nulla. Governatore Scott chiede dimissioni del direttore Wray

"Non abbiamo seguito il protocollo dopo le indicazioni preoccupanti su Cruz". E' bufera sull'Fbi che ammette di aver ignorato, o quantomeno sottovalutato, due distinte segnalazioni su Nikolas Cruz, l'autore della strage nella scuola di Parkland, in Florida. Il protocollo "non è stato seguito nella sua interezza", sottolinea lo stesso Bureau federale in una nota che comprende un commento del direttore Christopher Wray che esprime rammarico "per l'ulteriore dolore che ciò ha provocato in coloro coinvolti in questa orribile tragedia". Ma dopo l'ammissione da parte dell'Fbi, il governatore della Florida Rick Scott ha chiesto le dimissioni di Wray.  

Fbi ha sbagliato due volte sul killer

Sono due le segnalazioni sottovalutate dall'Fbi. La prima risale al mese di settembre, quando un utente ha avvertito L'Fbi che Nikolas Kruz aveva scritto un post sostenendo che sarebbe diventato "il più grande massacratore nelle scuole" Usa. La seconda nota è datata 5 gennaio 2018, poco più di un mese prima del massacro al liceo Parkland.

Autore di quest'ultima segnalazione è un conoscente del killer che all'Fbi. Ai Federali aveva fornito informazioni "sulle armi possedute da Cruz" e parlato del suo desiderio di uccidere opersone. Descriveva il suo comportamento disturbato'" e riferiva anche di "preoccupanti messaggi sui social media, così come della possibilità che effettuasse un massacro in una scuola". In sintesi, tutti elementi per intervenire e fermare il killer.

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