Ceo New York Times: la carta stampata ha almeno altri 10 anni di vita

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Per il Nyt abbonamenti tradizionali ancora più redditizi del digitale (Foto d'archivio: Getty Images)
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In un'intervista all'emittente Cnbc, l'amministratore delegato del quotidiano statunitense, Mark Thompson, ha assicurato che vorrebbe che l'edizione cartacea sopravvivesse e prosperasse il più a lungo possibile, ma ha ammesso che potrebbe avere una data di scadenza

Il New York Times esisterà ancora nella versione cartacea almeno per un decennio: è la previsione dell'amministratore delegato del quotidiano statunitense, Mark Thompson, intervistato da Cnbc. Per il momento, ha spiegato, sono ancora gli abbonamenti al cartaceo a garantire i maggiori introiti, ma le sottoscrizioni digitali sono ormai quelle che crescono più velocemente. Già oggi gli abbonati al digitale, in termini strettamente numerici, sono più di quelli tradizionali.

Le prospettive per il cartaceo

Interrogato sulle prospettive della carta stampata negli Stati Uniti, Thompson ha dichiarato che il cartaceo "sopravviverà finché può" e che, almeno per quanto riguarda il New York Times, potrebbe resistere "altri 10 anni". L'addio alla carta, dunque, è in qualche modo messo in conto. La decisione, comunque, sarà presa "su basi strettamente economiche", ha aggiunto, soprattutto perché "potrebbe arrivare un momento in cui i dati economici di un giornale stampato non abbiano più senso per noi". Il piano del Nyt è quello di rafforzare il business digitale per mantenere il successo della compagnia anche quando la carta stampata sarà morta.

La crescita digitale

Secondo dati riferiti da Thompson, mentre gli abbonati al giornale stampato sono pressoché costanti - o in leggero calo - gli iscritti alla versione online del Nyt fanno registrare numeri crescenti: nell'ultimo trimestre del 2017 sono state registrate 157 mila nuove sottoscrizioni. Le entrate dagli abbonamenti digitali sono aumentati di oltre il 51% rispetto allo stesso periodo del 2016. Thompson ha poi affermato che l'ascesa di Donald Trump è stata una grande fortuna per il settore. La corsa allo scoop e la competizione col Washington Post hanno spesso rievocato i tempi della presidenza Nixon con lo scandalo del Watergate.

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