Manchester, museo toglie quadro con donne nude e lancia dibattito

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Ila e le Ninfe di William Waterhouse (Manchester Art Gallery)
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"Ila e le ninfe" è stato rimosso anche a causa del movimento #metoo. Per la curatrice, il dipinto non era ben contestualizzato nella sala intitolata "La ricerca della bellezza"

L’ondata di polemiche generata dal movimento #metoo comincia ad avere i primi effetti anche nel mondo dell’arte. La Manchester Art Gallery ha infatti deciso di rimuovere il quadro "Ila e le Ninfe" dell’artista preraffaelita William Waterhouse perché potrebbe essere ritenuto inadatto o offensivo per il pubblico.

Il quadro

Il quadro in questione raffigura il giovane e bellissimo Ila, amante e scudiero di Eracle, circondato da un gruppo di ninfe presso una fonte. Le fanciulle, affascinate dal giovane, lo rapiranno facendone perdere le tracce. In seguito alla  rimozione dell'opera, la Manchester Art Gallery ha posizionato un avviso sulla parete ormai vuota: "Abbiamo lasciato uno spazio vuoto nel museo, togliendo il quadro 'Ila e le Ninfe', per promuovere un confronto sulle nostre esposizioni e interpretare la collezione" spiega la nota. I responsabili della struttura hanno quindi chiesto ai visitatori di esprimere la propria opinione online o su una serie di post-it posizionati nella sala che ospitava il quadro.

Una scelta influenzata dal movimento #Metoo

La curatrice della galleria Clare Gannaway ha spiegato che la scelta di rimuovere il quadro è stata in parte influenzata dalla nascita dei movimenti #Metoo e Time’s Up, ma assicura che non si tratta di un atto di censura: "lo scopo era quello di far nascere un dibattito, non di negare l’esistenza di un particolare tipo di arte". L’opera era inserita all’interno di una sala intitolata "La ricerca della bellezza", che contiene quadri del 19esimo secolo raffiguranti in molti casi dei nudi femminili. Un titolo non del tutto corretto a detta della Gannaway, per un tipo di arte che raffigura le donne unicamente come elementi passivi, femme fatale o ne mette in evidenza unicamente il corpo. "Il quadro probabilmente tornerà ma contestualizzato in maniera differente" ha concluso la curatrice.

I precedenti

Non è la prima volta che opere di nudo suscitano un forte dibattito pubblico. Da Facebook sono scomparse alcune immagini raffiguranti una statua del Dio Nettuno presente nella piazza centrale di Bologna perché "sessualmente esplicite". La stessa pratica fu adottata anche con alcuni scatti della statua della Sirenetta di Copenaghen.  

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