Finlandia, Sauli Niinistö rieletto presidente al primo turno

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Niinistö si è detto "sopreso dell'ampio sostegno" dopo la vittoria alla prima tornata elettorale (Getty Images)
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Il politico è riuscito a mantenere in equilibrio le relazioni con la vicina Russia e l'Occidente. Il nuovo mandato durerà sei anni

Il presidente finlandese uscente Sauli Niinistö è stato rieletto domenica per un nuovo mandato di sei anni alla guida del Paese. Al primo turno ha ottenuto il 62,7% dei voti.

Rielezione facile, mai successo al primo turno

Il voto di domenica 28 gennaio conferma dunque i sondaggi che davano Niinistö, 69 anni, possibile vincitore alla prima tornata. Al palo il principale rivale, il Verde Pekka Haavisto, fermo al 12,4% secondo i dati diffusi dal ministero della Giustizia dopo lo spoglio delle schede elettorali. Si tratta della prima elezione del presidente della Finlandia che avviene al primo turno per maggioranza diretta. "Sono sorpreso di questo ampio sostegno – ha detto Niinistö, membro del Kok, il partito di coalizione nazionale (conservatore) – dovrò riflettere su come dimostrarmene degno". Negli anni Novanta Sauli Niinistö era stato ministro delle Finanze e si era fatto conoscere per le misure di austerità che avevano permesso alla Finlandia di entrare nell'euro.  

L'equilibrio nei rapporti con la Russia

La partecipazione alle elezioni è risultata lievemente in calo: solo il 66,7% dei circa 3,5 milioni di elettori finlandesi si è recato alle urne rispetto al 72,8% del 2012. Come ricorda anche "Le Monde", Niinistö è stato premiato per essere riuscito a mantenere in equilibrio le relazioni con la Russia e con la Nato, di cui la Finlandia non fa parte ma alla quale si è avvicinata dopo l'annessione russa della Crimea nel 2014. Dopo la crisi ucraina, grazie al suo presidente, Helsinki ha giocato un ruolo chiave nel mantenimento delle relazioni tra Mosca e l'Occidente, tramite contatti regolari dello stesso Niinistö con il suo omologo al Cremlino, Vladimir Putin. "Ho fatto del mio meglio perché ci fosse un dialogo tra la Russia e l'Occidente, la Nato, l'Unione europea e gli Stati Uniti", aveva dichiarato il presidente alla Reuters sabato, alla chiusura della sua campagna elettorale.  

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