Il ricercatore friulano era sparito il 25 gennaio 2016 ed era stato trovato morto otto giorni dopo al Cairo. Oggi, nel secondo anniversario della sua sparizione, in Italia oltre 100 piazze hanno organizzato fiaccolate per chiedere verità sul caso
La morte di Regeni e gli ultimi sviluppi delle indagini
Giulio Regeni è scomparso il 25 gennaio 2016, al Cairo. Otto giorni dopo, il 3 febbraio, il suo corpo veniva trovato senza vita in un fosso di una zona della periferia della città egiziana, con segni di torture, bruciature di sigarette e ferite da taglio. L’italiano, originario di Fiumicello, in provincia di Udine, si trovava al Cairo per studiare le associazioni sindacali egiziane. Le indagini su quanto accaduto al ricercatore si sono estese dall’Italia all’Egitto e, proprio a fine dicembre 2017, nuovi elementi probatori sono stati consegnati dal team investigativo egiziano che lavora alle indagini. Mentre a inizio gennaio, l’abitazione e l'ufficio di Maha Abdel Rahman, professoressa dell'Università di Cambridge e tutor di Giulio Regeni, erano state perquisite dagli inquirenti della Procura di Roma che indagano sulla morte del giovane.
Il ricordo anche nel giorno del compleanno
Intanto, il 15 gennaio, la mamma di Regeni, Paola Deffendi, aveva ricordato che quello sarebbe stato il secondo “non compleanno” di suo figlio che avrebbe compiuto 30 anni. Oltre a quello della madre, in quell’occasione erano stati centinaia i ricordi - soprattutto su Twitter - dedicati al ricercatore italiano con l’hashtag #Giulio30