Crisi degli oppiacei, New York fa causa alle case farmaceutiche

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Bill De Blasio, sindaco di New York (Foto Getty)

La città chiede danni per 500 milioni di dollari, la denuncia presentata alla Corte suprema dello Stato. Lo ha annunciato il sindaco Bill De Blasio, che spiega: "Negli ultimi anni morti per overdose più di quelle per omicidi e incidenti stradali messi insieme"

La città di New York ha fatto causa ad alcune case farmaceutiche che producono analgesici e antidolorifici (come il fentanyl) che avrebbero avuto un ruolo centrale nella crisi degli oppiacei, con l’aumento esponenziale negli ultimi anni di dipendenze e morti per overdose. Lo riporta il Guardian, che riferisce che la causa da 500 milioni di dollari è stata presentata alla Corte Suprema dello Stato di New York. "Quando vinceremo la causa, useremo quei soldi per la prevenzione e per impedire a tantissime persone di diventare dipendenti da queste sostanze", ha spiegato il sindaco Bill De Blasio. Lo scorso ottobre il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha definito questa crisi una "emergenza sanitaria nazionale".

"Morte più persone per overdose che per omicidi e incidenti stradali messi insieme"

Il sindaco De Blasio e sua moglie, Chirlane McCray, hanno annunciato di aver sporto una denuncia da 500 milioni di dollari presso la Corte Suprema dello Stato di New York “per obbligare produttori e distributori a rendere conto” delle loro responsabilità. “Negli ultimi anni a New York sono morte più persone per overdose da oppiacei che per incidenti stradali e omicidi messi insieme”, ha spiegato il primo cittadino. “Le grandi case farmaceutiche hanno contribuito ad alimentare questa epidemia smerciando ingannevolmente queste pericolose medicine e facendo finire nella loro rete milioni di persone”. Secondo le cifre riportate dal sindaco, a New York nel 2016 sono morte più di mille persone per overdose da oppiacei.

Le aziende denunciate

Tra le aziende farmaceutiche citate da De Blasio c’è Purdue Pharma, produttrice di OxyContin, che sarebbe colpevole di aver diffuso campagna di marketing aggressive senza accompagnarle con avvertenze sufficienti sulla dipendenza e l’abuso derivanti dall'uso di queste medicine. E poi Endo, che produce l’antidolorifico Percocet, e Cephalon, che vende pastiglie di fentanyl, il più forte analgesico in commercio, più potente della morfina. E poi Janssen, Johnson & Johnson, Watson, Teva e Allergan.

Una crisi nazionale

La crisi degli oppiacei è stata dichiarata “emergenza sanitaria nazionale” dal presidente Donald Trump lo scorso ottobre. Le morti per overdose, soprattutto da oppioidi sintetici come il fentanyl, sono aumentate esponenzialmente negli ultimi anni. Secondo il Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie, dal 1999 al 2016 i decessi si sono più che quintuplicati: nel 2016 negli Stati Uniti sono morte per overdose da oppiacei più di 42mila persone e il 40% di questi decessi sono stati causati da farmaci venduti con ricetta. L'epidemia ha avuto anche vittime illustri: è il caso di Prince e Tom Petty, morti entrambi per un'overdose accidentale da farmaci.

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