In seguito a fenomeni esplosivi, le autorità di Manila ritengono che il cratere possa eruttare da un momento all'altro. Evacuate 27mila persone
Le autorità delle Filippine hanno alzato l'allerta a 4 (su una scala di 5) per il vulcano del Monte Mayon, a circa 330 km a sudovest dalla capitale Manila. La decisione è maturata dopo il verificarsi di un'eruzione esplosiva.
L'esplosione del vulcano
L'esplosione del cratere, uno dei più attivi e temibili dell'arcipelago del Sudest asiatico, ha causato la fuoriuscita di un'enorme colonna di frammenti vulcanici, cenere e vapore. Una nuvola nera ha avvolto i villaggi nelle vicinanze, dai quali già più di una settimana fa era cominciata l'evacuazione che ad oggi ha interessato circa 27mila persone. Le autorità ritengono che un'eruzione possa essere imminente e per questo motivo hanno innalzato l'allerta a livello 4 (che significa appunto "eruzione possibile a ore o giorni") e ampliato a otto chilometri l'area di pericolo attorno al vulcano.
"Allontanarsi dal cratere"
"Se l'eruzione sarà verticale, è possibile che i flussi piroclastici (le colate di magma e gas) possano precipitare in tutte le direzioni", ha spiegato Renato Solidum, dell'istituto di Sismologia e vulcanologia delle Filippine. Come riporta il "Guardian” citando fonti dell'Associated Press a Manila, Solidum ha parlato durante una conferenza stampa indetta per avvertire gli abitanti dei villaggi e i turisti di non avventurarsi nelle zone in cui vige il divieto, e di allontanarsi il più possibile dal cratere.
Oltre mille morti a inizio Ottocento
Il Monte Mayon è molto popolare tra gli scalatori, ma – ricorda sempre il quotidiano britannico – negli ultimi 500 anni il vulcano che ospita ha eruttato circa 50 volte, alcune delle quali in maniera violenta. La più distruttiva, nel 1814, uccise 1.200 persone. Nel 2013 cinque scalatori persero la vita a causa della cenere dopo essersi avventurati sulla vetta.