Castello francese comprato dal principe saudita del "Salvator Mundi"
MondoMohammed bin Salman ha acquistato la costruzione in Francia per 300 milioni di dollari. Il principe che erediterà la corona saudita è lo stesso che ha commissionato l'acquisto del celebre capolavoro di Leonardo Da Vinci
Il castello Francese
Il castello si trova a Louvenciennes, vicino Versailles, e ha attirato numerosi visitatori da tutto il mondo. Prima che il principe Salman lo acquistasse in incognito, anche Kim Kardashian ci ha fatto una passeggiata: lo aveva visitato come potenziale location per il suo matrimonio con Kayne West. Ma non si tratta di un castello antico: fu costruito nel 2009 sulle ceneri della costruzione risalete al 19esimo secolo da Emad Khashoggi, nipote del miliadario Adnan Khashoggi. Apparentemente sembra uno dei tanti palazzi di campagna tanto amati dal Re Sole, ma i lussi e la tecnologia celati dalle mura sono modernissimi. Le fontane sono gestite da un complesso sistena di domotica, così come l'aria condizionata: tutto può essere controllato con un iPhone. C'è anche una cantina e un cinema, nonché una statua di Luigi XIV.
Il "Salvator Mundi" di Leonardo Da Vinci
Ma il castello di Louvenciennes non è l'unico capriccio che il principe saudita ha voluto togliersi. Attraverso la compagnia di compravendite Eight Investment Company, che fa capo a Salman, l'erede al trono ha anche acquistato uno yatch da 500 milioni di dollari e il "Salvator Mundi" di Leonardo Da Vinci. Quest'opera d'arte, messa in vendita dal miliardario russo Dmitri Ryobovlev, è stata acquistata da un misterioso compratore a fine dicembre. Sempre il New York Times ha poi svelato che a ordinare l'acquisto è stato Bader bin Abdullah bin Mohammed bin Farhan al-Saud, principe saudita molto vicino a Salman. Il quadro sarà presto esposto presso il Louvre di Abu Dhabi.
Un colpo all'immagine di Salman
Il nome di Mohammed bin Salman è figurato anche tra i candidati al titolo di "Person of the Year" di Time, grazie al suo spirito riformista e al suo impegno contro la dilagante corruzione nel suo Paese. Secondo Bruce O. Riedel, un ex analista della CIA, l'associazione tra il suo nome e questi acquisti impulsivi sono un duro colpo alla sua immagine.