Putin in Siria incontra Assad e annuncia il ritiro delle truppe russe
MondoMosca ritira il suo contingente militare dal Paese. "L'Isis è stato sconfitto, create le basi per una soluzione politica con l'Onu" ha detto il capo del Cremlino durante la visita alla base di Hmeimim. I primi 25 aerei sono già rientrati in patria
I militari russi tornano a casa. Lo ha annunciato a sorpresa Vladimir Putin durante una visita alla base militare di Hmeimim, nella provincia di Latakia. I primi 25 aerei lasceranno la Siria e torneranno in Russia già in queste ore dopo che il capo del Cremlino, incontratosi con Bashar al Assad ha ribadito, come aveva preannunciato qualche settimana fa, che l'Isis nel Paese è stato sconfitto.
Ordinato il rientro dell'esercito
"Ordino al ministero della Difesa e al capo di Stato maggiore di iniziare il ritiro del contingente militare russo verso le basi permanenti", ha detto Putin agli ufficiali, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa russa Tass. "Negli ultimi due anni - ha dichiarato il leader del Cremlino - le forze armate russe e l'esercito siriano hanno sconfitto il gruppo più combattivo dei terroristi internazionali. A questo proposito ho preso una decisione: una parte considerevole del contingente russo schierato nella repubblica araba siriana tornerà a casa, in Russia".
Jet e forze speciali già verso Mosca
Il rientro dei jet russi dislocati in Siria inizia già in queste ore. Già 25 velivoli sono pronti a tornare in patria in giornata. Destinate al rientro anche le forze speciali. Mosca non sguarnirà comunque del tutto le sue basi presenti in territorio siriano. Stando a quanto dichiarato dal senatore Viktor Bondarev all'agenzia di stampa non governativa Interfax, resteranno nel Paese arabo bombardieri, caccia e sistemi di difesa aerea.
"Isis sconfitto"
Putin dichiara così concluso l'intervento militare al fianco del regime di Assad cominciato nel settembre del 2015. "I servitori della Russia rientreranno a casa dalla Siria con una grande vittoria", ha detto poi rivolgendosi ai militari, lanciando un monito: "L'Isis è stato sconfitto ma questo non ci farà arrendere o arretrare. La minaccia è ancora molto alta. Se i terroristi alzeranno di nuovo la testa li colpiremo come non hanno mai visto prima".
"Soluzione politica all'Onu"
Tra gli argomenti toccati durante la visita c'è anche quello sul futuro del Paese. Secondo Putin in Siria sono stati creati i presupposti "per una soluzione politica sotto l'egida dell'Onu" con un processo pacifico di conciliazione tra le parti, favorito dalla partecipazione di Iran e Turchia. Dopo l'incontro con Assad, Putin è volato insieme al ministro della Difesa Sergeij Shoigu verso il Cairo, dove ha in programma un incontro con il presidente egiziano Abdel Fatah al-Sisi prima di recarsi ad Ankara dove vedrà l'omologo turco Recep Tayyip Erdogan.