Quando fare il consueto albero con decorazioni non è abbastanza: dai tronchetti catalani alla cena da KFC in Giappone, ecco le usanze più strane in giro per il mondo
Mentre in Italia si dibatte ancora sulle tempistiche per l'accensione di luci natalizie interne ed esterne, addobbi, alberi e presepi allestiti prima dell'8 dicembre, nel resto del mondo l'umanità si prepara ad onorare il Natale con tradizioni che a volte possono essere a dir poco bizzarre. Ecco 10 tra le più strane.
1. Caga Tió
Onorato da grandi e piccini in Catalogna, si tratta di un tronco il cui nome varia da Caga Tió (il "ceppo defecante") a Tió de Nadal ("ceppo di Natale"). Come riporta il Telegraph, si tratta di un piccolo pezzo di legno decorato con una faccia sorridente a cui la famiglia offre una coperta, frutta e cibo per tutto il periodo che precede il Natale. Durante la cena della vigilia o il pranzo del giorno dopo, grandi e piccini battono il tronchetto con delle mazze e, mentre cantano brani della tradizione natalizia, racolgono i regali chiusi dentro il Caga Tiò.
2. Il Giappone e KFC
Il Natale viee festeggiato anche in Giappone, anche se solo dall'1% della popolazione. Parte del merito è da ascrivere alla catena di pollo fritto Kentucky Fried Chicken, divenuta molto famosa tra gli stranieri che visitano il Paese. Gli store del fast food vengono infatti presi d'assalto durante le festività per avere la certezza di poter gustare un pranzo natalizio dal sapore statunitense. Come riporta la BBC, la prima campagna di marketing natalizio della catena risale agli anni Settanta, ma da allora gli stranieri che visitano il Giappone sanno che una puntatina da KFC è d'obbligo in questo periodo dell'anno.
3. Il Giappone e "Babbo Kuroshu"
Ma le particolarità del Natale in Sol Levante non finiscono qui. Il colore rosso, ad esempio, è praticamente bandito, essendo associato alla morte. Per questo non si inviano mai cartoline d'auguri di questo colore, usate invece per comunicare con i propri cari nell'aldilà. Inoltre, Babbo Natale in Giappone diventa Babbo Kuroshu e nella sua tradizionale rappresentazione ha due occhi sulla fronte, per poter tenere d'occhio tutti i bambini, specialmente quelli cattivi. Infine, nonostante non sia una festa tradizionale per questo Paese, i giapponesi hanno persino una propria variazione della Christmas cake, a base di pan di spagna, panna e fragole.
4. L'Austria e i Krampus
Il Krampus è una creatura demoniaca che, prendendo il posto di Babbo Natale, punisce i bambini cattivi. Come riporta la Cnn, ogni anno tra Austria e Croazia si tiene una sfilata di uomini travestiti da Krampus, che vagando per le strade, terrorizzano i bambini delle città e minacciano di mangiarli.
5. Caracas e i pattini a rotelle
Le strade di Caracas vivono un momento speciale a Natale. Infatti, per recarsi alla tradizionale messa del 25 dicembre, la tradizione vuole che lo si faccia in pattini a rotelle. Per questo il Telegraph riferisce che le vie della capitale venezuelana vengono pulite e messe a nuovo per permettere ai suoi cittadini di compiere fino in fondo il proprio dovere natalizio.
6. La Norvegia e le scope
I norvegesi sono convinti che la vigilia di Natale coincida con l'arrivo di spiriti maligni e streghe, pronte a guastare i piani delle feste. Per questo gli uomini di casa devono nascondere le scope, per evitare che le fattucchiere possano compiere indisturbate i propri malefici. Come riporta la Cnn, qualcuno si arrischia anche a sparare qualche colpo di pistola, giusto per far capire agli spiriti chi comanda.
7. La Scandinavia e le capre
Note come "Julebukk" in Norvegia e "Julbock" in Svezia, queste capre sono ciò che resta del mito di Thor e del suo carro trainato da questi animali. Ma in tempi recenti, riferisce ancora la Cnn, le rappresentazioni di queste animali usati come simboli natalizi, vengono fatte risalire alla tradizione cristiana, che vede le capre come travestimenti del demonio. Le capre natalizie possono essere riprodotte in varie dimensioni. In alcune città scandinave vengono anche date alle fiamme come buon auspicio.
8. Il Portogallo e i defunti
Le forti radici cristiane di questo Paese guidano i portoghesi nelle diverse e articolate tradizioni da compiere prima, durante e dopo il Natale. Nelle prime ore del 25 dicembre, riferisce il Telegraph, si celebra la "consoda", un momento in cui si allestisce la tavola con un piatto anche per chi non c'è più, le cosiddette "alminhas a penar", l'anima del morto.
9. La Repubblica Ceca e le donne
In questo Paese esiste una tradizione riservata alle donne single in cerca dell'amore. Chi desidera sposarsi deve mettersi di spalle alla porta di casa e gettare, senza guardare, una scarpa verso l'uscio. Se questa atterra con la punta rivolta verso la porta significa che si sposerà entro l'anno.
10. Il Messico e la notte dei rafani
Nella città di Oaxaca si tiene una curiosa tradizione natalizia che precede sia la vigilia sia il Natale stesso. Si chiama la notte dei rafani e viene celebrata il 23 dicembre. In questa occasione vengono intagliati i rafani, scolpiti per creare figure della natività. C'è anche una competizione tra i migliori scultori della città: come riporta il Telegraph, chi vince, guadagna la prima pagina del giornale locale del giorno dopo.