Un tweet contro l’inquilino della Casa Bianca e altri politici alle prese con accuse di molestie sessuali, scritto dall’account “Proud Resister”, è stato rilanciato dalla pagina del Dipartimento della Difesa. Il retweet è stato subito cancellato
“La soluzione è semplice”
Il tweet che è stato rilanciato dall’account del Dipartimento della Difesa degli Usa era di "Proud Resister" (resistente orgoglioso) e recitava: “La soluzione è semplice... Roy Moore abbandona la candidatura, Al Franken si dimette dal Congresso, Donald Trump si dimette dalla presidenza”. Un messaggio, quello di “Proud Resister”, per puntare il dito verso gli scandali sessuali che stanno investendo politici democratici e repubblicani e quello che ha toccato Trump durante la campagna elettorale.
I tre chiamati in causa
Nello specifico Moore, che è un giudice ed è vicino ai repubblicani, sembrerebbe invischiato in scandali sessuali per aver fatto avance a ragazze adolescenti quando aveva 30 anni. Accuse che il diretto interessato rispedisce al mittente e per questo non è intenzionato ad abbandonare la sua corsa ad un posto in Senato nelle elezioni anticipate che si terranno in Alabama il prossimo 12 dicembre. Scandali sessuali che pare coinvolgano anche Franken, democratico del Minnesota, che è stato chiamato in causa da una modella e conduttrice radiofonica. Trump, invece, è stato accusato di molestie sessuali da una dozzina di donne, ma l’inquilino della Casa Bianca ha sempre negato.
“Si è trattato di un errore”
Sull’affaire retweet è intervenuta anche una portavoce del Pentagono, Dana W. White: “Si è trattato di un errore. Il contenuto del messaggio non è sostenuto dal Dipartimento della Difesa, che ha immediatamente cancellato il tweet”, si è affrettata a dichiarare. Stessa linea ribadita in una breve dichiarazione dal colonnello Rob Manning. Il dipendente, ha aggiunto il colonnello, "si è accorto immediatamente dell'errore e ha cancellato" il post.