Batosta per Trump in Alabama: vince primarie il candidato di Bannon

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Foto d'archivio

Nella consultazione repubblicana per scegliere il candidato per il seggio lasciato vacante dall'attuale ministro della Giustizia, Jeff Sessions, è uscito sconfitto il senatore appoggiato dal presidente. E sull'Obamacare i repubblicani affossano l'abolizione della legge

Prima batosta elettorale per il presidente Usa, Donald Trump: in Alabama, nelle primarie repubblicane per scegliere il candidato repubblicano per il seggio lasciato vacante dall'attuale ministro della Giustizia, Jeff Sessions, è stato sconfitto Luther Strange, un senatore locale che era appoggiato da Trump e per il quale il presidente si era esposto in prima persona, venerdì scorso, in un comizio nello Stato del Sud in cui è popolarissimo. Ha vinto Roy Moore, ex giudice della Corte Suprema dell'Alabama, che invece è sostenuto da Steve Bannon,'l'anima nera' del presidente americano e suo ex capo stratega alla Casa Bianca.

Chi è il vincitore Roy Moore

Nel duello, a sorpresa Trump aveva scelto il candidato con posizioni meno estremiste, considerato che Moore è un evangelista ultraconservatore che cita la Bibbia di continuo e che in uno degli ultimi comizi aveva tirato fuori una pistola per mostrare di "credere" nel Secondo emendamento, quello che garantisce il diritto di girare armati. Moore, che è stato espulso dalla Corte Suprema dello Stato, ha promesso che blocchera' qualsiasi proposta in Senato che considererà contraria alla legge di Dio sulla Costituzione americana.Trump su Twitter ha gia' incassato la sconfitta e gli ha augurato buona fortuna per dicembre. L'ex giudice si confronterà con il democratico Doug Jones nelle elezioni del prossimo 12 dicembre.

Bocciato sull'Obamacare

Il nuovo schiaffo per il presidente arriva dopo la batosta sull’Obamacare: il leader della maggioranza repubblicana al Senato Usa, Mitch McConnell, ha ufficialmente 'rinunciato' all'ennesimo tentativo di approvare una proposta di legge per la revoca e la sostituzione di Obamacare, cancellando la votazione di un nuovo testo prevista per questa settimana, dopo la conferma che il Grand Old Party non dispone dei voti necessari per approvarlo. Tre senatori repubblicani hanno infatti annunciato che avrebbero votato contro, affossando così definitivamente la proposta visto che il Gop poteva permettersi soltanto due defezioni. 

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