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Italia stanzia 4,3 milioni per migliorare salute bimbi in Afghanistan

Mondo
Una donna afghana davanti a un manifesto informativo sulla poliomelite (Getty Images)

Lo fa sapere l'Unicef che precisa come parte dei fondi saranno destinati alla lotta contro la poliomelite e altri all'alimentazione dei piccoli con meno di 5 anni

L'Italia ha stanziato 4,3 milioni di euro per la lotta contro la poliomielite e per il miglioramento dello stato nutrizionale dei bambini di meno di cinque anni in Afghanistan. Lo ha annunciato il 14 novembre la delegazione dell'Unicef a Kabul.

L'aiuto italiano contro la polio

In una nota diffusa in mattinata, l'Onu ha precisato che della somma totale 2,5 milioni di euro saranno versati all'Unicef e all'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per il loro lavoro nell'ambito del Piano di azione nazionale di emergenza per la poliomielite (Neap). La restante parte degli aiuti, 1,8 milioni di euro, saranno invece trasferiti all'Unicef per "migliorare – si legge nel documento - la copertura e la qualità dell'alimentazione nelle province afghane più arretrate per i bambini sotto i cinque anni, le adolescenti e le mamme".

Opportunità di crescita

Nel sottolineare l'impegno italiano nella lotta per il miglioramento della salute dei bambini afghani, l'ambasciatore italiano in Afghanistan, Roberto Cantone, ha sostenuto che questo contributo "dà loro un'opportunità di crescita sana a beneficio dell'interno Paese". Secondo l'Unicef, il finanziamento italiano "riguarda due delle principali priorità sanitarie afghane: la poliomielite e l'alimentazione". La polio è una patologia altamente infettiva, ma interamente prevenibile, rimasta endemica in soli tre Paesi del mondo: Afghanistan, Pakistan e Nigeria. Rik Peeperkorn, rappresentante dell'Oms a Kabul, ha evidenziato come vi siano stati "enormi progressi nello sradicamento della poliomielite in Afghanistan". Peeperkorn ha poi aggiunto che "presto l'Afghanistan potrà essere dichiarato libero dalla polio".

I fondi italiani

Secondo quanto fatto sapere dall'Unicef, i fondi italiani a favore dell'Afghanistan saranno utilizzati per l'addestramento ed il sostegno delle équipe di vaccinazione e dei sensibilizzatori sociali, chiave per generare la richiesta di vaccinazione e la distribuzione de vaccini. La somma permetterà anche di monitorare la copertura e la qualità delle attività di vaccinazione. Il Fondo per l'Infanzia ha inoltre fatto sapere che il 41% dei bambini afghani è rachitico, mentre sarebbero 1,2 milioni quelli colpiti da malnutrizione. Per questo motivo "migliorare lo status nutrizionale dei bambini è una priorità", ha detto Adele Khodr, rappresentante dell'Unicef in Afghanistan. "Quando i bambini non ottengono le sostanze nutritive necessarie in giovane età – ha concluso Khodr - non sono in grado di raggiungere il loro pieno potenziale costringendo l'Afghanistan a rinunciare a una delle sue risorse più preziose: i suoi figli".

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