Yemen, raid saudita nel nord: 26 morti, anche bambini

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I bombardamenti della coalizione guidata dall'Arabia Saudita sono cominciati a marzo 2015 (Getty Images)
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Lo riferiscono fonti mediche. Colpita roccaforte dei ribelli Houthi nel Paese che versa in una grave crisi umanitaria aggravata dal conflitto

Un bombardamento aereo ha ucciso almeno 26 persone, tra cui molto probabilmente dei bambini, nel nordovest dello Yemen.

Il bombardamento

Il raid, probabilmente opera della coalizione a guida saudita, ha colpito un hotel e un mercato adiacente nella provincia di Saada, al confine con l'Arabia Saudita. A confermarlo alle agenzie sono fonti mediche e altri testimoni sul posto. Oltre alle 26 vittime, i cui corpi sono stati ammassati dagli stessi sanitari, altre nove persone sono rimaste ferite. "L'attacco – scrive l'agenzia Reuters – ha demolito l'hotel e ridotto le bancarelle del mercato a un mucchio di lamiere intrecciate".

Roccaforte dei ribelli

Saada è una delle roccaforti dei ribelli sciiti Houthi nel Paese che negli ultimi mesi sta affrontando la carestia e una terribile epidemia di colera. Proprio per colpire il movimento armato degli Houthi, che controlla parte dello Yemen ed è accusato di essere in combutta con il "nemico" Iran, un'alleanza armata guidata dall'Arabia Saudita – e appoggiata a livello logistico e di intelligence dagli Stati Uniti – ha lanciato migliaia di raid aerei nell'area.  

Tre milioni di profughi

Obiettivo della coalizione è quello di restaurare il governo di Abed Rabbo Mansour Hadi, riconosciuto a livello internazionale. Il conflitto – che in due anni e mezzo, come ricorda l'Ap, ha già ucciso almeno diecimila persone costringendo alla fuga tre milioni di persone – non ha però fatto altro che aggravare la crisi umanitaria del Paese. E i bombardamenti sono stati criticati da diverse organizzazioni umanitarie fin dal loro inizio, nel marzo 2015.  

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