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Somalia, autobombe e spari a Mogadiscio: oltre 20 morti

Mondo
L'ultimo attentato nella capitale, due settimane fa, aveva causato oltre 300 vittime (foto Ansa)

Un kamike si è lanciato con una vettura contro l'ingresso di un albergo. Altri terroristi si sono asserragliati all'interno dell'edificio. Una seconda bomba è esplosa nei pressi dell'ex parlamento. Attacchi rivendicati da al-Shabaab

Due autobombe sono esplose oggi a Mogadiscio, la capitale della Somalia. La prima ha colpito l’esterno dell’hotel Nasa-Hablod. La struttura si trova vicino al palazzo presidenziale della capitale. Un kamikaze si è lanciato con la vettura contro l'ingresso del palazzo e dopo la deflagrazione uomini armati sono penetrati all'interno aprendo il fuoco. i terroristi si sono asserragliati nell'edificio. Poco dopo una seconda autobomba ha colpito la zona dell'ex-parlamento, dove secondo i media locali si trovavano diversi militari.  Una terza esplosione avvertita da alcuni testimoni, invece, è stata causata dalla cintura esplosiva fatta deflagare da uno dei complici del kamikaze alla guida dell'autobomba, entrato nell'edificio.

La rivendicazione di al-Shabaab

Molti ospiti dell'alberg sono riusciti a fuggire e le forze dell'ordine somale sono intervenute nel tentativo di neutralizzare i terroristi asserragliati all'interno. Il bilancio, ancora provvisorio, sarebbe di diciotto morti, in prevalenza agenti, e una trentina di feriti. Tra le vittime la polizia ha riferito di aver trovato il corpo di una donna e di tre bambini di cui un neonato uccisi con colpi alla nuca. L'attacco al Nasa-Habloid di Mogadiscio  e quello successivo nella zona dell'ex-parlamento sono stati rivendicati dall'organizzazione integralista islamica somala al-Shabaab. Il gruppo terroristico ha diffuso un bilancio delle vittime diverso, affermanto di aver ucciso almeno 30 tra funzionari del governo, agenti dei servizi segreti e soldati di averne ferito decine
 

Seconda esplosione in due settimane

Le esplosione delle autobomba seguono di due settimane l’attacco con camion bomba che, sempre a Mogadiscio, ha causato più di 350 morti, di cui 15 bambini. L'albergo della capitale somala era già stato obiettivo di un sanguinoso assalto del gruppo terroristico somalo nel 2016. Verso la fine di giugno era stata fatta esplodere un'autobomba contro il suo cancello e almeno quattro terroristi avevano fatto irruzione nell'edificio, rimanendo asserragliati per ore. Il bilancio era stato di almeno 15 morti e 20 feriti, in gran parte civili. Le modalità di questo attacco sembrerebbero molto simili: un kamikaze alla guida di una autobomba si sarebbe fatto esplodere contro l'edificio dell'hotel e successivamente uomini armati sarebbero penetrati all'interno e avrebbero aperto il fuoco.

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