La società del risparmio gestito ha deciso di correre ai ripari assumendo una consultancy che elabori pratiche atte a portare alla luce gli abusi
Lo scandalo delle molestie sessuali sulle donne si allarga dal mondo dello spettacolo a quello della finanza: Fidelity, una delle maggiori società d'investimento al mondo, ha confermato che nei mesi scorsi ha allontanato due gestori di fondi che avevano mostrato comportamenti non appropriati.
I manager allontanati
I manager allontanati dalla società sono Robert Chow, 56 anni e dimessosi lo scorso settembre, e Gavin Baker, licenziato lo stesso mese. Il primo sarebbe stato autore di commenti sessuali inappropriati verso alcune colleghe, mentre il secondo avrebbe oltrepassato il limite della molestia sessuale vera e propria, ai danni di una dipendente di 26 anni. Entrambi gli uomini erano al lavoro con Fidelity da anni. La vicenda, raccontata inizialmente dal Wall Street Journal, è stata commentata in termini generali dalla società, la quale ha precisato che le sue politiche "proibiscono le molestie in qualsiasi forma. Quando una denuncia di questo genere è portata alla nostra attenzione, noi indaghiamo immediatamente e prendiamo misure veloci e appropriate. Noi semplicemente non tollereremo, e non tolleriamo, questo tipo di comportamento".
La difesa
Uno dei due uomini messi alla porta da Fidelity avrebbe negato con forza le “presunte” molestie sessuali di cui sarebbe stato protagonista, accettando di lasciare la società “amichevolmente”. Fidelity non ha rilasciato dichiarazioni nel merito dei due casi.
Fidelity e le donne
Fidelity è una dei pochi grossi nomi del risparmio gestito ad essere guidato da una donna, Abigail Johnson, la nipote del fondatore della società. L'importanza della correttezza dell'ambiente di lavoro, sul fronte specifico del rispetto delle donne, è testimoniata dalla decisione da parte di Fidelity assumere una società di consulenza proprio per elaborare sistemi atti a far emergere ogni possibile abuso. Nel mondo del risparmio, ha riportato il Financial Times, la disparità fra uomini e donne emerge innanzitutto dai numeri: nei fondi di private equity, in particolare, solo il 9% delle donne dipendenti raggiunge posizioni di potere.