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Hamas-Al Fatah, accordo di riconciliazione per la Palestina

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La stretta di mano tra i rappresentanti di Hamas e Al Fatah al Cairo (Foto Ansa)

Dopo che il 3 ottobre scorso il controllo dei territori di Gaza è tornato all'Anp, si conclude il percorso di riavvicinamento tra le due forze con una stretta di mano. Netanyahu: pace più difficile 

Deciso passo in avanti nella riconciliazione tra le due principali forze politiche della Palestina. Hamas e Al Fatah hanno raggiunto un accordo dopo gli incontri al Cairo, organizzati con la mediazione egiziana. Ad annunciarlo è stato il leader dell'organizzazione palestinese, Ismail Haniyeh, che parlando con i media ha ringraziato l'Egitto per il suo ruolo.

Il riavvicinamento

"Faremo di tutto - ha aggiunto Haniyeh - per rendere effettiva l'intesa e girare così una nuova pagina negli annali del nostro popolo, chiudendo per sempre il libro delle nostre divisioni". Fatah e Hamas si erano dati appuntamento per due giorni al Cairo, su spinta dell'Egitto, per discutere gli aspetti della riconciliazione. Il riavvicinamento ha vissuto il suo momento culminante lo scorso 3 ottobre, quando l'Autorità nazionale palestinese (Anp) è tornata ad assumere la gestione amministrativa della Striscia di Gaza, e il premier palestinese Rami Hamdallah aveva fatto visita a Gaza insieme al suo governo, per la prima volta dopo oltre due anni. Dal 2014, infatti, i territori erano stati gestiti dal gruppo politico e paramilitare di Hamas.

I temi dell'accordo: armi di Hamas fuori dalla discussione

Negli incontri nella capitale egiziana sono stati discussi diversi temi importanti: dal governo ai confini, fino ai salari degli impiegati pubblici. Ma, secondo molte dichiarazioni dei partecipanti alle riunioni, non è stato toccato il delicato tema delle armi presenti nella Striscia e del futuro dell'ala militare di Hamas che, sembra, sia stato rimandato a future discussioni.

L'approvazione di Abu Mazen

Il presidente Abu Mazen ha espresso "la sua immediata approvazione" per l'accordo. Lo riferisce l'agenzia Maan, secondo cui il leader palestinese ha definito l'intesa "un passo importante sulla strada per porre fine alla divisione e raggiungere la riconciliazione" e ha ringraziato "la leadership egiziana, rappresentata dal presidente Abdel Fattah al-Sisi, per i suoi sforzi nel tentativo di chiudere la divisione".

Contrario Netanyahu

Diverso il parere del premier Benyamin Netanyahu:  "La riconciliazione tra Fatah e Hamas rende la pace più difficile da raggiungere", ha scritto su Facebook. "Israele - ha spiegato - si oppone ad ogni riconciliazione nella quale l'organizzazione terroristica di Hamas non disarmi e non metta fine alla sua guerra per distruggere Israele". 

Dagli scontri alla riconciliazione

Da oltre 10 anni la Striscia di Gaza è sotto il controllo di Hamas, movimento legato ai Fratelli musulmani e considerato un gruppo terrorista dall’occidente e da Israele. Fatah ha perso il controllo di quei territori dopo una breve guerra civile tra maggio e giugno del 2007. Lo scorso settembre Hamas e l’Autorità nazionale palestinese (Anp), controllata da Al-Fatah, si sono riavvicinate e hanno iniziato un percorso di riconciliazione che ha portato agli accordi del Cairo.

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