Il bilancio delle vittime sale ad almeno 21 morti. E cresce il numero degli incendi attivi: sono 22 i roghi che i vigili non sono ancora riusciti a domare. I meteorologi non prevedono piogge fino ad almeno il 20 ottobre
Si è ulteriormente aggravato, salendo ad almeno 21 morti accertati e 670 dispersi (nella sola contea di Sonoma, la più colpita), il bilancio provvisorio delle vittime degli incendi che da domenica 8 ottobre stanno devastando la California e la situazione sta peggiorando. Gli incendi attivi, che i vigili del fuoco non sono ancora riusciti a domare, sono almeno 22 contro i 17 riferiti ieri. Non solo. I meteorologi non prevedono piogge fino ad almeno il 20 ottobre.
3500 case distrutte
Dall’8 ottobre sono andati bruciati 115 mila acri (46 mila ettari) di terreno, di cui 52 mila (21 mila ettari) nelle contee di Napa e Sonoma, con danni incalcolabili ai vigneti. Almeno 3.500 edifici sono andati distrutti e più di 20 mila abitanti sono stati evacuati. "E' un incendio devastante", ha affermato il gruppo Sonoma County Winegrowers su Facebook.
Vigneti e turismo
La California è il quarto produttore di vino nel mondo, e le due contee con i loro 100 mila acri di viti ed oltre 650 case vinicole hanno un giro d'affari da 55 miliardi di dollari. Senza contare il turismo legato alle degustazioni nelle cantine di Napa e Sonoma: l'anno scorso sono state registrate 23,6 milioni di visite con 7,2 miliardi di dollari di introito.
La ricostruzione
Intanto, i colossi hi tech della Silicon Valley si stanno mobilitando per la ricostruzione delle aree distrutte. Mark Zuckerberg ha annunciato che Facebook donerà un milione di dollari ad organizzazioni locali, e un sostegno economico arriverà anche da Apple. "I nostri pensieri sono con gli amici e i vicini della Bay Area", ha scritto su Twitter l'amministratore delegato Tim Cook, aggiungendo che Cupertino stanzierà dei fondi per "aiutare le operazioni di soccorso".