Politico Usa anti-aborto chiese all'amante di interrompere gravidanza

Mondo
Il deputato repubblicano della Pennsylvania, Tim Murphy (Getty Images)
GettyImages_Tim_Murphy

Bufera su Tim Murphy, repubblicano della Pennsylvania, che ha annunciato che non correrà per la riconferma da deputato nel 2018

Un deputato antiabortista che ha chiesto all'amante rimasta incinta di interrompere la gravidanza. È il repubblicano americano Tim Murphy della Pennsylvania, che chiude nel peggiore dei modi la sua carriera politica a Washington.

Lo scandalo venuto a galla

In un comunicato diramato lo scorso 4 ottobre il deputato del Gop, membro del Pro-Life Caucus della Camera e uno dei più accesi sostenitori della causa antiabortista, ha reso noto che non si ripresenterà alle prossime elezioni politiche a causa dello scandalo che lo ha travolto nelle ultime settimane. Noto per le sue rigide posizioni pro-life, sarebbe stato incastrato da una serie di messaggi telefonici scambiati con la sua ex amante: la psicologa forense, Shannon Edwards, rimasta accidentalmente incinta di Murphy e alla quale il politico avrebbe implorato di abortire. Uno dei primi giornali a dar notizia della vicenda è stato il "Pittsburgh Post-Gazette" in un articolo in cui venivano rivelati i contenuti dei messaggi di testo scambiati dai due amanti.

La richiesta di aborto

Murphy, che ha ammesso il legame fedifrago con Edwards lo scorso 6 settembre parlando generalmente di un "rapporto personale con un'amica", è stato al centro dei rumors sulla sua relazione con la psicologa già lo scorso 25 gennaio. In quella data Edwards aveva inviato un sms al politico criticando le sue posizioni posizioni rese note su un post pubblicato sulla sua pagina Facebook. "E tu non hai alcun problema a postare la tua posizione pro-vita pubblicamente quando non hai avuto alcuna esitazione a chiedermi di abortire nostro figlio solo la scorsa settimana mentre ragionavamo sulle opzioni possibili", ha scritto la donna a Murphy nell'sms pubblicato dal Post-Gazzette. All'accusa il politico avrebbe risposto con un messaggio in cui si dissociava dalle posizioni pubbliche: "Non ho mai scritto queste parole – avrebbe risposto Murphy all'amante -. Lo ha fatto il mio staff. Quando le ho lette sono trasalito. Ho detto al mio staff di non scrivere più. Lo prometto".

Il comportamento improprio di Murphy

Come se lo scandalo non bastasse, il Pittsburgh Post-Gazette è entrata in possesso anche di un memo interno dello staff di Murphy, datato 8 giugno, nel quale la responsabile dell'ufficio, Susan Mosychuk metteva in guardia il deputato dal maltrattare i propri collaboratori. Il documento intitolato "Office Conduct and Behavior: Harassment/Legal Compliance" evidenziava i comportamenti inappropriati tenuti da Murphy nei confronti del suo staff. In particolare Mosychuk sottolineava come il 100 percento dello staff del politico era completamente cambiato negli ultimi anni a causa delle presunte vessazioni subite, il comportamento di Murphy è infatti stato definito "ostile, erratico, instabile, arrabbiato, aggressivo e abusivo".

Il ritiro di Murphy

"Dopo aver discusso con la mia famiglia ed il mio staff, ho deciso che non mi candiderò alle prossime elezioni alla scadenza del mio attuale mandato", ha spiegato il deputato nel suo comunicato, aggiungendo di voler "guarire" con l'aiuto della famiglia. La decisione è arrivata dopo una serie di delicate consultazioni; prima con il presidente della Camera Paul Ryan e poi con una serie di influenti compagni di partito. Murpyh è uno dei 181 deputati che hanno appoggiato il "Pain-Capable Unborn Child Protection Act", una legge che impedisce in ogni stato americano l'aborto dopo le 20 settimane dal concepimento, ad esclusione dei casi di stupro, incesto o di gravidanze pericolose per la vita o la salute fisica della madre. La nuova normativa è stata approvata dal congresso lo scorso martedì con 237 voti contro 189. Per ironia della sorte la gravidanza di Shannon Edwards si è poi rivelata falsa.

Mondo: I più letti