L’uragano, declassato a tempesta tropicale, continua a far paura. Ordine di evacuazione nella contea di Brazoria per la rottura degli argini a Columbia Lakes. Almeno 15 morti in Texas. Trump: "Disastro epico, ma abbiamo lavorato bene"
15 le vittime in Texas
Dopo giorni di inondazioni, le previsioni parlano ancora di piogge e gli esperti concordano: è una delle catastrofi naturali più disastrose della storia degli Stati Uniti. Il primo Stato Usa ad essere stato toccato dall’uragano è il Texas, nella notte tra venerdì e sabato, con venti fortissimi e piogge torrenziali. Le vittime accertate finora sono quindici, ma i soccorsi non sono ancora conclusi e le autorità spiegano che non hanno un'idea chiara di quante siano le persone disperse e quelle ancora bloccate e intrappolate. L'utima vittima, un agente di polizia affogato, intrappolato nella sua pattuglia a Houston. Tra le vittime 4 bambini ed i loro bisnonni dispersi domenica pomeriggio e ritrovati lunedì 28 agosto. Una famiglia di sei persone è stata spazzata via a Galveston. A questi si aggiungono le prime due vittime scoperte sabato 26 agosto. Le autorità texane temono che il numero delle vittime sia destinato ad aumentare.
Houston in ginocchio
Gli occhi ora sono puntati su Houston, che con i suoi 6,6 milioni di abitanti è la quarta città più popolosa degli Usa. la città è sommersa per il quarto giorno consecutivo e, oltre all'ordine di evacuazione a Brazoria a causa dela rottura degli argini a Columbia Lakes, è esondato anche l'Addicks Reservoir, il bacino a Sud della città, provocando allagamenti incontrollati. Non era mai successo prima. Alla gente rimasta intrappolata è stato chiesto di mettere indumenti sulla porta, come bandiere bianche per segnalare la richiesta di aiuto. L'acqua è arrivata ai tetti delle case.
Difendere i migranti
E si è mobilitato in prima persona il sindaco di Houston, nero e democratico, in difesa di tutti quei migranti che, per paura di essere deportati, avevano scelto di non chiedere aiuto.
Picco tra mercoledì e giovedì
Ora tocca anche alla Louisiana, dove Donald Trump ha già dichiarato lo stato di emergenza. Ma il peggio, avvisa il servizio meteo federale (Nws), deve ancora arrivare: il picco delle inondazioni è atteso tra mercoledì e giovedì, quando saranno caduti altri 40-50 cm d'acqua. Finora sono precipitati 40mila miliardi di litri di pioggia e alla fine potrebbero più che raddoppiare, tanto che il Nws ha dovuto aggiungere nuovi colori (viola scuro e rosa chiaro) alle sue mappe per visualizzare in modo più efficace i vari gradi di intensità del fenomeno.
La visita di Trump
Il tycoon in vista in Texas sembra deciso a dimostrare la massima efficienza nel gestire il primo disastro naturale della sua presidenza, evitando la debacle di George W. Bush con Katrina. Il sindaco di Houston Sylvester Turner, intanto, ha fornito i numeri provvisori della tragedia: 5.500 persone ospitate nei centri di accoglienza provvisori (ma la protezione civile ne prevede 30.000), 2.000 salvate, centinaia di soccorsi critici in corso, 75.000 telefonate al numero di emergenza.
Trump: Harvey disastro epico ma abbiamo lavorato bene
"Un disastro di dimensioni epiche ma abbiamo lavorato insieme come una squadra": lo ha detto Donald Trump, in Texas, a Corpus Christi, complimentandosi con il governatore Abbott per la risposta ad Harvey. Tra gli altri ha parlato Brook Long, capo della protezione civile Usa, che ha sottolineato le differenze con l'uragano Katrina, in Louisiana, nel 2005. Il George Brown Center di Houston, centro congressi dove sono stati accolti gli sfollati, "non è il Superdome", ha detto Long, riferendosi allo stadio di New Orleans dove si rifugiarono gli alluvionati, teatro di furti e stupri.