Svizzera, frana al confine con l'Italia: dispersi 14 escursionisti

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Una veduta dall'alto della frana che ha colpito la Svizzera il 23 agosto 2017 (Ansa)
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Il gruppo era composto da svizzeri, tedeschi e austriaci. Le ricerche sono proseguite anche con l’aiuto di elicotteri dell’Esercito. Dopo lo smottamento, confermata l'ordinanza di sgombero per 100 persone

Non si hanno notizie di 14 escursionisti dopo la frana caduta il 23 agosto a Pizzo Cengalo (3367 metri d'altezza), in Svizzera, al confine con la provincia di Sondrio. Si tratterebbe di due gruppi di alpinisti svizzeri, tedeschi e austriaci: uno composto da sei persone, l'altro da otto. Secondo le prime informazioni non ci sarebbero italiani.

Vertice a Bondo: confermato sgombero di circa 100 persone

Intanto, in un vertice a Bondo a cui ha preso parte anche il sindaco di Val Bregaglia, Anna Giacometti, si è fatto il punto anche sull'emergenza idrica e su quella del black-out energetico, causati dallo smottamento. È stato calcolato, inoltre, che dalla montagna si sono staccati 4 milioni di metri cubi di materiale. Confermata l'ordinanza di sgombero di circa cento residenti nel borgo a poca distanza dal confine italiano di Villa di Chiavenna, dove rimane alta l'allerta delle autorità locali.

Il versante italiano

Dopo la frana, Luca Della Bitta, sindaco di Chiavenna e presidente della Provincia di Sondrio aveva detto che "da tempo il dissesto era monitorato dalle autorità elvetiche" che anche gli italiani ne erano informati. Della Bitta aveva anche fatto sapere di aver "provveduto ad aprire le paratie della diga artificiale di Villa di Chiavenna per evitare che possibili future ondate di fango e detriti, dai torrenti suoi affluenti, possano nei prossimi giorni costituire pericolosi tappi".

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