Svizzera, enorme frana al confine con la Val Chiavenna: cento evacuati

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Lunghe code di auto al confine italo-svizzero per la strada chiusa a causa della frana (Fotogramma)
Fotogramma-frana_Svizzera_ValChiavenna

Non ci sarebbe alcun ferito, ma per precauzione le autorità hanno optato per l'evacuazione. Si stima siano caduti quattro milioni di metri cubi di detriti

Una frana di grandi proporzioni è caduta nella mattinata del 23 agosto dal pizzo Cengalo in Val Bregaglia, in territorio svizzero al confine con la provincia di Sondrio. Non si registrano vittime e non ci sarebbero feriti, ma per precauzione diverse famiglie sono state evacuate.

Un'enorme quantità di detriti

Le immagini girate da Reto e Barbara Salis e pubblicate dal “Corriere del Ticino” sono impressionanti: seppur da una certa distanza, si vede il momento in cui la gigantesca frana scende verso Bondo, dove ha travolto vecchie stalle e abitazioni, arrivando a lambire la strada principale del piccolo borgo svizzero poco lontano da Villa di Chiavenna, comune di un migliaio di abitanti che si trova invece in Italia. La quantità di detriti, definita comunque “enorme” dai media elvetici, non è ancora stata calcolata con precisione anche se una stima parla di quattro milioni di metri cubi (molto più di quanto ci si aspettava, ovvero una frana tra i 2 e i 3 milioni di metri cubi).

L'evacuazione di quattro centri

La frana ha causato il crollo di un ponte sul fiume Bondasca, sempre a Bondo, mentre la strada cantonale della valle è stata chiusa tra Stampa e Castasegna. Non si registrano vittime ma non si può del tutto escludere la possibilità che ci siano dei dispersi, visto che la zona interessata è vasta. Le autorità elvetiche hanno deciso di evacuare in via precauzionale diverse famiglie – un centinaio di persone in totale – tutte di nazionalità svizzera e residenti, oltre che nel piccolo borgo, in altri tre centri: Promontogno, Sottoponte e Spino. Gli sfollati – hanno detto le autorità in conferenza stampa – sono stati portati in altre zone e “passeranno la notte fuori casa”, così come gli escursionisti e le altre persone presenti nelle capanne, che sono stati trasportati al sicuro in elicottero. Per la mattina del 24 agosto sono attese nuove valutazioni da parte di tecnici e geologi.

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