Usa, fallisce la riforma sanitaria di Trump. Lui su Twitter rilancia

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Donald Trump vuole abolire la legge sulla sanità di Barack Obama (Getty Images)

Si sfilano altri due senatori e segnano lo stop definitivo alla legge voluta dal Tycoon. Ma il presidente insiste: "Abolire subito l'Obamacare

Il progetto repubblicano di affondare l'Obamacare non va in porto. Anzi, dopo un avvio che sembrava in discesa grazie al via libera della Camera, la riforma del sistema sanitario degli Stati Uniti è arrivata a un punto morto. Questo, dopo che altri due senatori della maggioranza hanno annunciato il loro parere contrario, mandando su tutte le furie Donald Trump.

Altri due senatori repubblicani contrari

A segnare la battuta d'arresto per la riforma cara a Trump – il Better Care Reconciliation Act – sono stati i senatori Mike Lee, dello Utah, e Jerry Moran, del Kansas, che lunedì sera hanno annunciato che avrebbero votato contro l'ennesima versione pensata dalla maggioranza nel tentativo – vano – di conciliare la fazione conservatrice e quella più moderata del partito repubblicano. Lee e Moran, che hanno espresso il loro “no” alla riforma proprio mentre alla Casa Bianca era in corso una cena “strategica” sulla stessa, si aggiungono ad altri due senatori repubblicani che si erano dichiarati contrari. Affossandola così definitivamente: al Senato, infatti, i rappresentanti del partito conservatore sono 52 in totale, e per approvare la legge che andrebbe a sostituire l'Obamacare servono almeno 50 voti.

<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="en" dir="ltr">Republicans should just REPEAL failing ObamaCare now &amp; work on a new Healthcare Plan that will start from a clean slate. Dems will join in!</p>&mdash; Donald J. Trump (@realDonaldTrump) <a href="https://twitter.com/realDonaldTrump/status/887134287350439936">18 luglio 2017</a></blockquote>

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Il tweet di Trump: “Abolire l'Obamacare”

Il progetto è naufragato proprio mentre Donald Trump, nella già citata riunione, cercava di convincere la leadership repubblicana della necessità di procedere in tempi brevi per poter presentare un risultato all'elettorato. Dura la sua reazione via Twitter, in cui ha chiesto ai parlamentari di adottare una soluzione radicale per provare a ottenere una più ampia maggioranza: "I repubblicani dovrebbe abrogare ora l'Obamacare – ha twittato il presidente – e ripartire da zero per sviluppare un nuovo piano sulla sanità. I democratici si uniranno a loro!"

La posizione del partito democratico

I democratici, dal canto loro, hanno chiesto proprio lunedì notte a Trump di rinunciare per sempre al progetto di riforma. "I repubblicani devono ripartire da zero e trovare un accordo con i democratici", ha detto il leader dei senatori democratici Chuck Schumer. Intanto, secondo un sondaggio pubblicato due giorni fa dal Washington Post, la metà degli statunitensi preferisce l'Obamacare, mentre il progetto degli avversari – anche detto Trumpcare – riscuoterebbe meno di un quarto (24%) delle preferenze.

I prossimi passi della riforma

Il leader del Senato Mitch McConnell ha annunciato che "nei prossimi giorni" il Senato voterà una legge per abrogare l'Obamacare senza un'immediata sostituzione. Ma, secondo le stime fatte a gennaio dal Cbo, il Congressional Budget Office, questa soluzione potrebbe lasciare senza assistenza sanitaria fino a 32 milioni di persone entro il 2026, e tra queste i 19 milioni che perderebbero il Medicaid, l'assistenza pubblica per le fasce più deboli rinforzata dalla misura introdotta da Barack Obama.

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