Ora il provvedimento va in Senato, dove però la strada si presenta in salita: alcuni senatori repubblicani si sono già detti contrari. "E' un grande piano, sono sicuro che passerà" esulta il presidente
Prima importante vittoria per Donald Trump sull’Obamacare. La Camera americana ha approvato il progetto di legge per abolire e sostituire la riforma sanitaria targata Barack Obama. Per il presidente si tratta di un'importante vittoria, con la quale viene mantenuta una delle principali promesse della campagna elettorale. Ma il provvedimento dovrà ora essere valutato dal Senato, dove la strada si presenta in salita.
Maggioranza esigua alla Camera, a rischio al Senato
La misura che abolisce e sostituisce l'Obamacare è stata approvata con un'esigua maggioranza, 217 voti a favore e 213 contrari. Il testo approda ora in Senato dove i repubblicani hanno una maggioranza ancora più esigua che alla Camera e serve un compromesso per il passaggio di qualsiasi misura. Alcuni senatori repubblicani si sono già detti contrari criticando il testo approvato e hanno dichiarato che presenteranno un loro provvedimento. Nonostante questo, l'ok della Camera rappresenta un importante passaggio simbolico per dimostrare come l'agenda Trump possa andare avanti.
"Un grande piano, passerà"
Il presidente ha celebrato il via libera della Camera al piano di riforma della sanità con una conferenza stampa nel giardino delle rose della Casa Bianca. "L'Obamacare è stata una catastrofe, ora è morta" ha esultato Trump. "E' un grande piano e sono fiducioso che passerà anche al Senato" ha affermato il presidente congratulandosi in particolare con lo speaker Paul Ryan. Trump ha infine ricordato che Obama aveva impiegato 17 mesi per l'approvazione della sua riforma, mentre "noi lo abbiamo fatto in 8 settimane".
Trump dal Papa il 24 maggio
La vittoria di Trump arriva nel giorno di un'altra buona notizia per il presidente Usa: la Santa Sede ha annunciato infatti che Trump sarà ricevuto in Vaticano da Papa Francesco mercoledì 24 maggio. Un incontro atteso, considerando che negli ultimi mesi tra Bergoglio e Trump non sono mancati i botta e risposta a distanza, come quello sui muri e sui migranti. Sempre a fine maggio, il presidente americano andrà in visita in Arabia Saudita e in Israele. Lo ha reso noto la Casa Bianca. Si tratta del primo viaggio all'estero del nuovo presidente americano e toccherà i luoghi santi delle tre religioni monoteiste. Al centro dei colloqui in Medio oriente, la lotta al terrorismo e la pace fra israeliani e palestinesi.