Arabia Saudita, il re nomina il figlio come nuovo principe ereditario
MondoScavalcando nella linea di successione il cugino Muhammad Bin Nayif, Muhammad Bin Salman è stato nominato nuovo erede al trono della dinastia dal padre. Una mossa che potrebbe segnare una svolta negli equilibri non solo di Riad, ma dell'intera regione
Ennesimo colpo di scena alla corte di Riad. Improvviso, ma non imprevedibile. A succedere a Salman binʿAbd al-ʿAziz Al Saʿud, sovrano saudita, non sarà il nipote 51enne Muhammad Bin Nayif, ma il figlio Muhammad Bin Salman. La casa regnante ha annunciato che la decisione del re di promuovere il figlio e consolidare il suo potere è stata approvata da 31 dei 34 membri del Consiglio di Fedeltà (l'organismo che regola i meccanismi della successione al trono). Si tratta solo dell'ultimo evento all'interno del fitto intrico di equilibri e giochi di potere che regola i rapporti della corte di Riad. In poco più di dieci anni, infatti, l'attuale sovrano saudita ha consolidato il potere del suo nucleo familiare sul trono, ponendo nelle mani dei due Muhammad alcune delle posizioni strategiche più importanti nell'apparato di una monarchia storicamente dispersa tra più personalità.
Chi è Muhammad Bin Salman
Trentuno anni e un forte spirito avventuristico. Muhammad Bin Salman è il figlio del sovrano Salman binʿAbd al-ʿAziz Al Saʿud ed è stato tra i principali attori della politica – interna ed estera – del regno saudita negli ultimi anni. È lui il volto che si cela dietro Vision 2030, l'ambizioso programma di diversificazione economica lanciato dalla casata dei Saʿud. Così come porta il suo marchio l'impegno militare dell'Arabia Saudita in Yemen, dove le truppe della monarchia combattono il gruppo armato – prevalentemente sciita – degli Huthi, spalleggiato a sua volta dai rivali dell'Iran. Nel gennaio 2015 con la salita al trono dell'attuale re, Muhammad Bin Salman ha accumulato una lunga lista di importanti cariche statali. È stato infatti nominato vice principe ereditario, ministro della Difesa, capo del Consiglio per gli affari economici e sottosegretario alla presidenza del Consiglio.
Chi è Muhammad bin Nayif
Nel cambio di linea alla successione del regno, Muhammad Bin Salman scavalca il cugino Muhammad bin Nayif, 51 anni e - almeno sino al cambio di rotta del 21 giugno 2017 - principe ereditario designato e ministro dell'Interno dell'Arabia Saudita. Bin Nayif è particolarmente apprezzato a Washington per aver combattuto e smantellato la rete di Al Qaeda durante l'ondata di attentati che ha colpito il regno dei Saud tra il 2003 ed il 2005. Insieme alla carica ereditaria, il nipote dell'attuale sovrano perde anche tutte le sue cariche. Bin Nayif era stato indicato come erede al trono dallo stesso re Salman binʿAbd al-ʿAziz Al Saʿud nell'aprile del 2015. In Arabia Saudita, infatti, il successore alla corona non viene scelto per prossimità di sangue, ma su designazione (sempre interna alla famiglia regnante). La candidatura di Nayif era stata vagliata ed approvata dal Consiglio di fedeltà, l'istituzione fondata nel 2006 dall'allora sovrano Abd Allah cui spetta il compito di determinare la successione al trono del regno saudita, prima prerogativa esclusiva del re. Sino ad oggi, la trasmissione ereditaria era sempre stata orizzontale (ovvero tra fratelli). Muhammad Bin Nayif sarebbe dovuto diventare il primo principe a raccogliere un'eredità verticale, primato che toccherà molto probabilmente al cugino Salman.
Il passaggio di testimone
Nonostante l'esautorazione, durante la cerimonia per il passaggio di consegne, il principe Bin Nayif ha detto di essere "contento" per la decisione del sovrano, prima di baciare la mano del cugino in segno di rispetto. Il nuovo erede al trono ha invece affermato che il regno "non smetterà di seguire la guida e ascoltare i preziosi consigli di Nayif". In quello che a molti è parso un tentativo di mantenere insieme le varie correnti della famiglia ed evitare ulteriori rovesciamenti, il Consiglio di fedeltà ha comunque chiarito che il nuovo principe non potrà designare uno dei suoi figli come successore al trono. Non si è fatta attendere la reazione dell'Iran, il principale rivale del regno di Saud nella regione, che ha definito la successione in casa Saʿud come un colpo di stato "soft". In realtà, Bin Nayif, già ministro dell'Interno a sua volta, avrebbe rinunciato spontaneamente ai suoi diritti in cambio della concessione del ministero degli Interni per il nipote Abdulaziz bin Saud bin Nayif. Mossa che permetterebbe al ramo Nayif di mantenere il controllo su alcuni settori chiave della vita saudita.
Cosa aspettarsi dal nuovo principe
La promozione darà sicuramente nuova spinta alle politiche di Salman. Il nuovo principe proverà a ridurre la dipendenza dell'Arabia Saudita dal petrolio e privatizzare larghi settori dell'economia mettendo sul mercato una parte dell'Aramco, la compagnia nazionale di idrocarburi. A livello di politica estera, invece, potrebbe accentuarsi lo scontro con il Qatar, dopo la decisione di bloccare i rapporti diplomatici presa insieme ad Egitto, Bahrain ed Emirati Arabi.