L'uomo, un 31enne nato nella banlieue parigina, era noto all'intelligence. Con la sua auto si è schiantato volontariamente contro una camionetta della polizia: illesi gli agenti. Indaga la procura antiterrorismo
La polizia ha fermato quattro familiari dell'uomo che ieri sugli Champs-Elysees, a Parigi, si è lanciato alla guida di un'auto contro un furgone della polizia (FOTO). Lo riferiscono fonti giudiziarie. L'uomo, unico deceduto nell'attacco, era schedato come sospetto radicalizzato. Tre persone sono state fermate durante le perquisizioni nella sua casa: si tratta dell’ex moglie, del fratello e della cognata di Adam Lotfi Djaziri. Il padre del trentunenne, radicalizzato, è stato invece arrestato più tardi in casa sua.
Illesi gli agenti
Adan Lofti Djaziri, un trentunenne francese, si è schiantato volontariamente con la sua Renault Megane contro un furgone della Gendarmeria di pattuglia sugli Champs-Elysées. A bordo della camionetta, che al momento dell'attacco, intorno alle 15:40, si trovava sul Rond-Point degli Champs-Elysées, c'erano otto agenti, tutti illesi.
Indaga la procura antiterrorismo
Nato nel 1985 ad Argenteuil, nella banlieue parigina, è quindi l'unica vittima di una vicenda affidata alla procura antiterrorismo. "Ancora una volta le forze di sicurezza in Francia vengono colpite con questo tentativo di attentato": ha affermato il ministro dell'Interno Ge'rard Collomb, recatosi sul posto per solidarizzare con gli agenti. "Nell'auto - ha aggiunto - c'erano diverse armi ed esplosivi che avrebbero dovuto far esplodere il veicolo". Le Parisien parla di due bombole a gas, due pistole automatiche e due kalashnikov. Per il ministro, quanto accaduto conferma la "minaccia estremamente elevata" e la necessità di varare la legge antiterrorismo promessa dal presidente Emmanuel Macron.
L’uomo aveva un porto d'armi
La notizia è destinata a suscitare un vespaio di polemiche su un nuovo clamoroso flop dell'intelligence: schedato per radicalizzazione, l'uomo era titolare, - secondo informazioni raccolte da BFM-TV - di regolare porto d'armi. A quanto riferito dall'emittente, aveva ottenuto un permesso per ben "tre armi" da fuoco di uso sportivo valido fino al 2020.