Elezioni Regno Unito, secondo exit poll May non avrebbe maggioranza

Mondo

Nonostante i dati siano provvisori, alcuni politici, tra cui l’ex fedelissimo di David Cameron George Osborne e il ministro degli Esteri ombra Emily Thornberry, puntano il dito contro la leader conservatrice e ne chiedono le dimissioni. SPECIALE

I primi exit poll scuotono il Regno Unito. Secondo i dati, ancora incerti, il partito Conservatore dell’attuale premier Theresa May sarebbero primo, ma non avrebbe la maggioranza in parlamento. Se il numero di 314 seggi, contro i 326 necessari, fosse confermato, i laburisti di Jeremy Corbyn guadagnerebbero dei posti in Parlamento per la prima volta dai tempi di Tony Blair. Così da entrambe le parti politiche si levano critiche e richieste di dimissioni del primo ministro.

Le proteste nel partito Conservatore

Il primo a puntare il dito contro Theresa May è l'ex cancelliere dello Scacchiere e fedelissimo di David Cameron, George Osborne, defenestrato dall'attuale premier e direttore al momento del London Evening Standard: "May si dovrebbe dimettere" se gli exit poll si riveleranno accurati. "Se avrà fatto peggio di due anni fa (Cameron conquisto' 330 seggi su 650) e non sarà in grado di formare in governo allora dubito che sopravviverà nel lungo periodo come leader del partito Conservatore".

L’attacco dei Labour

La richiesta di dimissioni arriva anche dal ministro degli Esteri ombra del partito laburista, Emily Thornberry, secondo cui la premier "dovrebbe lasciare perché ha palesemente fallito".

Nuttall (Ukip): “May ha messo in pericolo la Brexit”

"Se gli exit poll sono veri, allora Theresa May ha messo la Brexit in pericolo. L'ho detto subito che convocare queste elezioni è stato un errore", ha commentato su Twitter il leader dell'Ukip Paul Nuttall.

Il tweet del 20 maggio

Intanto sempre su Twitter è stato condiviso più volte un messaggio di Theresa May che, il 20 maggio, aveva scritto: “Se perdessi anche solo sei seggi questa elezione sarebbe una sconfitta”.

Mondo: I più letti