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Attacco Londra: la paura, gli spari, la folla in fuga. Testimonianze

Mondo
La polizia fa allontanare le persone coinvolte dal luogo dell'attacco (Getty Images)

"Eravamo in un hotel, la polizia ci ha detto di correre e l'abbiamo fatto" racconta un turista. "Ho sentito dei colpi di pistola e uno schianto" dice un cittadino

La paura, la fuga, il rumore degli spari o delle sirene della polizia. Dai racconti di chi era presente sui luoghi del doppio attentato, che ha causato nella notte fra il 3 e il 4 giugno almeno 7 vittime, emerge tutto il terrore dei momenti vissuti.  

La fuga dagli hotel

"Eravamo in un hotel - spiega alle telecamere un uomo di mezza età - e all'improvviso è scattato l'allarme antincendio. Siamo usciti fuori e c'era la polizia che ci ha detto di correre e noi, semplicemente, lo abbiamo fatto; siamo arrivati qui e non ci siamo più mossi".

Gli abitanti della zona

Anche chi vive nei dintorni del ponte, fra la stazione della metro London Bridge, la cattedrale di Southwark e Borough Market, il luogo del secondo attacco e della sparatoria finale, ha vissuto in prima persona quei momenti concitati e terribili: "Siamo scesi a comprare qualcosa da mangiare - spiega un giovane, accompagnato dalla fidanzata - abito dall'altra parte della strada. Ero appena risalito quando ho sentito dei colpi di pistola e uno schianto. Tantissimo rumore, le persone correvano, le sirene della polizia. Ci hanno detto di evacuare, c'era la polizia, i camion dei vigili del fuoco, le ambulanze. Un casino incredibile - prosegue - e continuava ad arrivare altra polizia. Dicevano di allontanarsi, di scappare".    

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