British Airways, ancora cancellazioni e ritardi. L’ad non si dimette

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La compagnia aerea, a due giorni dal guasto ai sistemi informatici che ha bloccato i voli da Heathrow e Gatwick, ha detto che i suoi computer sono ormai vicini alla "piena capacità operativa". La Bbc pone cinque domande al colosso: “Può accadere ancora?”

Continua il graduale ritorno alla normalità negli aeroporti londinesi dopo il guasto ai sistemi di British Airways che il 27 maggio ha bloccato tutti i voli in partenza dagli scali di Londra di Heathrow e di Gatwick. Intanto l’amministratore delegato della compagnia, Alex Cruz, ha dichiarato che non intende dimettersi.

Ancora cancellazioni e ritardi

Oggi ci sono state ancora 13 cancellazioni di voli a breve distanza da Heathrow e qualche ritardo. La compagnia in un comunicato afferma che i suoi computer sono ormai vicini alla "piena capacità operativa" e invita ancora i passeggeri a non recarsi negli aeroporti a meno che non siano sicuri che il loro viaggio è stato confermato.

L’ad Alex Cruz non si dimette

L'amministratore delegato di British Airways, Alex Cruz, nonostante la bufera che l’ha travolto, non intende dimettersi. Lo ha detto lui stesso in una dichiarazione ai media, negando che il malfunzionamento dei computer abbia a che fare con i tagli dei costi attuati dall'azienda di recente e, in particolare, con la delocalizzazione, denunciata dai sindacati, in India del sistema informatico.

Le cinque domande della Bbc

Dopo i computer in tilt e le lamentele arrivate a British Airways dai passeggeri arrabbiati, la Bbc ha deciso di porre cinque domande alla compagnia di bandiera britannica per capire le ragioni di questo caso. Prima di tutto il quesito che migliaia di clienti hanno già avanzato: "Come è stato possibile?". La compagnia aerea ha sempre parlato di un "guasto elettrico" ma non ha mai fornito dettagli su come questo si sia potuto verificare. La seconda domanda riguarda le accuse dei sindacati sull’outsourcing in India, ma soprattutto la Bbc chiede "cosa sta facendo ora" la compagnia per i suoi passeggeri, e domanda anche se siano stati fornite tutte le informazioni ai clienti che invece si lamentano del contrario. Da ultimo: "Può accadere di nuovo?".

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