Elezioni Francia, Macron oltre il 60%. Cala l'affluenza

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Alle 17 ha votato il 65,3% degli aventi diritto, in calo rispetto al primo turno

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La Francia sceglie oggi il suo presidente tra Emmanuel Macron e Marine Le Pen, con un voto decisivo per il futuro dell’Eliseo e dell’Europa (speciale presidenziali). Le urne hanno aperto alle 8 del mattino. Alle 17 affluenza in netto ribasso: ha votato il 65,3% degli aventi diritto, contro il 69,4% del primo turno e contro il 70,59% del ballottaggio 2012. Alle 12 aveva votato il 28,23% (28,54% al primo turno, 30,66% nel 2012). 

La radio-tv pubblica francofona belga Rtbf ha rivisto al rialzo il vantaggio di Emmanuel Macron: secondo "4 istituti", riferisce su Twitter e sul suo sito web, il candidato centrista sarebbe tra il 62 e il 67% dei voti. Sono comunque tendenze non ufficiali da considerare con prudenza. In Francia le prime proiezioni sono attese alle 20.00, a chiusura di tutti i seggi. Anche Le Soir riporta gli stessi dati, riferendo di molte schede bianche o nulle.

E' rientrato intano l'allarme per un pacco sospetto vicino al Louvre. La spianata di fronte al museo, dove è in programma stasera l'eventuale festa di Emmanuel Macron, è stata evacuata per circa un'ora(VIDEO).

Il voto di Macron e Le Pen

Primo a votare Emmanuel Macron. Il leader di 'En Marche!', giunto al seggio di Le Touquet, nel nord della Francia, ha trovato ad attenderlo diversi sostenitori. Accompagnato dalla moglie Brigitte, Macron, prima di votare, ha stretto la mano ai sostenitori e agli scrutatori. Poi, dopo il voto, ha fatto il suo appello contro l'astensionismo: "Abbiamo votato, ora siamo nelle mani dei francesi. Invito tutti i francesi a recarsi alle urne, i nostri predecessori si sono battuti per questo diritto, vi invito ad andare a votare". Marine Le Pen, leader del Front National, ha votato nel seggio di He'nin-Beaumont nel nord della Francia. Dopo aver votato e salutato le persone accorse per sostenerla, ha lasciato il seggio a piedi ma, assediata dai giornalisti, non ha rilasciato dichiarazioni. Davanti al seggio, invece, è andata in scena la protesta delle femen contro la candidata del Front Nationale (FOTO).

Ombra hacker sul voto

Un’ombra ha avvelenato la vigilia della consultazione: il sabato del tradizionale silenzio è stato rotto dall'eco della denuncia di un cyber-attacco "massiccio e coordinato" contro la squadra del candidato centrista Macron. In rete sono finite migliaia di mail, documenti contabili e altri file rubati nelle scorse settimane da account pubblici e privati di dirigenti del movimento En Marche! E volutamente mischiati con false informazioni, per un totale di nove gigabyte di dati. L'utente che ha diffuso i file si è firmato EmLeaks e ha usato un link di WikiLeaks che si è però immediatamente detta estranea all'operazione. 

Urne blindate

Il colpo al candidato favorito ha aggiunto tensione ad una campagna che si è svolta, per la prima volta, in una Francia in stato d'emergenza. Per questo, dopo che il governo ha ribadito che "la minaccia terroristica continua ad essere al massimo livello", le urne oggi saranno più blindate che mai: 50.000 poliziotti e gendarmi si aggiungeranno ai 7.000 militari dell'operazione di prevenzione del terrorismo.

Incognita indecisi

Sono 44 milioni e 600 mila i cittadini chiamati a votare nei 65.000 seggi che chiuderanno alle 19, un'ora dopo nelle grandi città. Grande incognita sarà l'astensione; è infatti la prima volta negli ultimi 60 anni che nessuno dei gradi partiti tradizionali di sinistra e di destra ha un candidato nell'ultimo turno dell'elezione presidenziale. A pesare sul voto quindi sarà l'affluenza e saranno gli indecisi. Ma anche le tante anime di un Paese colpito più volte dal terrorismo.

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