I membri del Bundestag hanno approvato una legge che vieta il velo integrale per funzionari ed agenti: il provvedimento deve ora essere ratificato dal Consiglio Federale
Niente velo integrale per funzionari e agenti del settore pubblico, con una misura che riguarda anche il comparto della giustizia e i militari: è quanto approvato dai membri del Bundestag, il parlamento tedesco. Ora il provvedimento per entrare in vigore deve essere ratificato anche dal Consiglio Federale, i Bundesrat. Nell'atto ratificato si legge che "coprire il volto per motivi religiosi o ideologici contraddice la neutralità richiesta da parte dei funzionari dello Stato".
Le misure anti terrorismo di Berlino
Il divieto all'uso del velo integrale negli uffici pubblici fa parte di un pacchetto di misure volto alla lotta contro l'estremismo e gli attentati jihadisti, tra le quali è compreso ad esempio il braccialetto elettronico per i sospetti considerati "pericolosi". "L'integrazione significa che noi possiamo indicare chiaramente e trasmettere ad altre culture i nostri valori e i limiti della nostra tolleranza", ha dichiarato il ministro degli Interni, Thomas de Maizière. Il provvedimento potrebbe avere anche un riflesso elettorale importante, visto che il 24 settembre si terranno in Germania le elezioni legislative nelle quali, secondo i più recenti sondaggi, il partito popoulista e xenofobo "Alternative fur Deutschland", che contesta la politica migratoria adottata dal governo di Grande Coalizione negli ultimi due anni guidato da Angela Merkel, potrebbe raccogliere attorno al 10% dei voti, ritagliandosi il ruolo di terza formazione politica del Paese.
Le posizioni degli altri Paesi europei
Se la nuova normativa verrà introdotta in Germania, si tratterà del quinto Paese in Europa a vietare parzialmente o totalmente l'uso del burqa dopo Francia, Belgio, Olanda e Bulgaria. Mentre anche Austria e Norvegia stanno per adottare un analogo divieto. La Francia è stato il primo Stato del Vecchio Continente a proibire il velo integrale nei luoghi pubblici, con una legge "che proibisce la dissimulazione del viso nello spazio pubblico" emanata nell'ottobre 2010 e in vigore dal mese di aprile 2011.