A 100 anni dalla storica spedizione di Ernest Shackleton, il nipote Patrick Bergel ha attraversato il Polo Sud a bordo di una Hyundai e l'avventura diventa uno short film
Ha attraversato l'Antartide con un suv portando a termine una missione iniziata un secolo fa. Patrick Bergel ha realizzato il sogno del bisnonno Ernest Shackleton, l'esploratore che nel 1916 dopo 634 giorni alla deriva tra i ghiacci del Polo Sud, riuscì a tornare a casa portando in salvo tutti i componenti del suo equipaggio. Bergel ha stabilito un primato: è diventato il primo uomo a viaggiare nel bel mezzo dell'Antartide a bordo di una vettura 'familiare', una Hyundai Santa Fe. In 30 giorni è arrivato da Union Camp a McMurdo e ritorno, superando tempeste di neve, terreni impervi, temperature glaciali.
L’omaggio a Ernest Shackleton
La traversata è stata organizzata nel dicembre 2016, in occasione del centenario della missione originale, avvenuta tra il 1914 e il 1916. È stata proprio la volontà di ricordare il coraggio dimostrato all'epoca da Sir Shackleton a spingere Hyundai a sposare questa avventura, diventata oggetto di uno short film, presentato il 19 aprile in anteprima mondiale a Londra.
La scoperta del Polo Sud
Nato nel 1874 a Kilkea House, in Irlanda, il sogno di Ernest Henry Shackleton era arrivare per primo al Polo Sud. Ci provò per due volte senza successo ma al suo lavoro si deve la scoperta del polo magnetico sud e lo studio scientifico del monte Erebus, il vulcano attivo più a meridione della Terra. Quando nel 1911 il primato gli venne strappato da Roald Amundsen, il suo obiettivo divenne attraversare il continente antartico.
La missione Endurance
Nel 1914, con un equipaggio di 27 persone, salpa da Londra per rivendicare, a nome della Gran Bretagna, terre di quella regione rimasta fino ad allora sconosciute. Appena approdata nel continente antartico, tuttavia, la nave Endurance (Resistenza) resta imprigionata tra i ghiacci. Shackleton decide di attenderne lo scioglimento l'estate successiva ma la nave non resiste e l'equipaggio è costretto ad abbandonarla. Dopo un viaggio lungo oltre mille chilometri, l'equipaggio raggiunge una piccola isola coperta di ghiaccio a bordo delle scialuppe di salvataggio, ma le possibilità di cavarsela sarebbero state minime se Shackleton non fosse riuscito ad organizzare una missione di soccorso per tutti i suoi uomini.
Un auto tra i ghiacci
Anche la scelta di Bergel di fare la traversata in auto non è casuale. Fu proprio Ernest Shackleton a far arrivare per la prima volta nella storia un'automobile in Antartide. Durante la preparazione per la spedizione Nimrod (1907-1909), portò tra i ghiacci una quattro cilindri con motore raffreddato ad aria e 15 cavalli. Allora però la neve e le basse temperature del continente immobilizzarono il veicolo.
La partnership con Hyundai
Per portare a termine l'impresa del nonno Bergel si è affidato a Hyundai che ha lavorato a un modello solo leggermente modificato del SUV Santa Fe, studiato appositamente per affrontare le difficili condizioni della superficie antartica: un viaggio di circa 5.800 km su terreno ghiacciato, con temperature fino a -28°C, uniti alla necessità di testare percorsi mai affrontati prima su mezzi a quattro ruote. Sull'auto sono stati scritti i nomi dei componenti dell'equipaggio della missione Endurance e i messaggi dei loro discendenti.