La scrittrice e ambientalista italiana era stata colpita da un proiettile allo stomaco, il 23 aprile, mentre pattugliava le proprietà del suo ranch, a 300 chilometri da Nairobi. Arrestati altri sospetti e individuata un'arma che sarà esaminata
Sono state uccise dalle forze di sicurezza del Kenya due persone sospettate di essere tra coloro che, il 23 aprile, hanno sparato alla scrittrice e ambientalista italiana Kuki Gallmann nel suo ranch, a circa 300 chilometri da Nairobi. A dare la notizia è stato il ministro della sicurezza interna di Nairobi, Joseph Nkaissery, aggiungendo che é stata trovata un'arma che verrà esaminata e che altre persone sospette sono state arrestate.
L'agguato e i presunti colpevoli
La scrittrice italiana, che ha 73 anni, era stata sorpresa nella sua proprietà - molto probabilmente da un gruppo di pastori - mentre pattugliava il ranch insieme al suo autista, ed era stata raggiunta da un colpo di arma da fuoco allo stomaco. Kuki Gallmann era poi stata trasportata in macchina all’aeroporto di Laikipia, da dove era partita alla volta di Nairobi, per ricevere le prime cure. La donna sarebbe in gravi condizioni.
Secondo le prime ricostruzioni della vicenda, la riserva Laikipia Nature Conservancy, in cui la scrittrice è stata ferita, si trova nella regione centrale del paese africano, che in questo periodo è colpita da una forte siccità. Il vice presidente dell'associazione dei contadini di Laikipia, Richard Constant, ha detto che probabilmente a sparare sono stati i pastori della comunità di Pokot che, già in passato, erano entrati illegalmente nella tenuta della scrittrice.