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Migranti, guerra in Siria, povertà: la Pasqua di Papa Francesco

Mondo
Papa Francesco durante le celebrazioni per la Pasqua

Secondo la Questura di Roma circa 60mila persone erano presenti in piazza San Pietro. Il Pontefice ha condannato l'attacco ad Aleppo e pregato per l'Europa. In una lettera al vescovo di Assisi ha scritto che il "divario tra poveri e ricchi possidenti è uno scandalo"

In una piazza San Pietro arricchita da oltre 35.000 fiori e piante arrivati dall’Olanda e con decine di controlli agli accessi per le misure anti-terrorismo, Papa Francesco ha celebrato la Pasqua insieme a migliaia di fedeli (FOTO). "Cari fratelli e sorelle – ha detto il Pontefice - quest'anno, come cristiani di ogni confessione, celebriamo insieme la Pasqua. Il Signore è veramente risorto, come aveva predetto!. Egli, che ha vinto le tenebre del peccato e della morte, doni pace ai nostri giorni. Buona Pasqua!".

Il papa condanna l’attacco in Siria: “Ignobile”

Papa Francesco ha condannato con forza, nel suo messaggio di Pasqua, "l'ultimo ignobile attacco ai profughi in fuga che ha provocato numerosi morti e feriti” ad Aleppo, in Siria. "In questi tempi, in modo particolare il Signore - ha pregato Francesco - sostenga gli sforzi di quanti si adoperano attivamente per portare sollievo e conforto alla popolazione civile in Siria, l'amata e martoriata Siria, vittima di una guerra che non cessa di seminare orrore e morte. Il Signore Risorto guidi i passi di chi cerca la giustizia e la pace; e doni ai esponsabili delle Nazioni il coraggio - ha scandito Francesco nel messaggio di Pasqua - di evitare il dilagare dei conflitti e di fermare il traffico delle armi".

Il pensiero di Francesco per i migranti

"Il Pastore Risorto si fa compagno di strada di quanti sono costretti a lasciare la propria terra a causa di conflitti armati, di attacchi terroristici, di carestie, di regimi oppressivi" ha assicurato Papa Francesco nel messaggio di Pasqua. "A questi migranti forzati - ha detto - il Signore fa incontrare dei fratelli sotto ogni cielo, per condividere il pane e la speranza nel comune cammino". "Anche oggi - ha detto - il Signore prende sulle sue spalle tanti nostri fratelli e sorelle oppressi dal male nelle sue diverse forme. Dio si fa carico di quanti sono vittime di antiche e nuove schiavitù: lavori disumani, traffici illeciti, sfruttamento e discriminazione, gravi dipendenze. Si fa carico dei bambini e degli adolescenti che vengono privati della loro spensieratezza per essere sfruttati; e di chi ha il cuore ferito per le violenze che subisce entro le mura della propria casa".

Papa Francesco: “Il divario tra i poveri e i pochi possidenti è uno scandalo”

In una lettera al vescovo di Assisi, inoltre, Bergoglio scrive: "I poveri sono testimonianza della scandalosa realtà di un mondo ancora tanto segnato dal divario tra lo sterminato numero di indigenti, spesso privi dello stretto necessario, e la minuscola porzione di possidenti che detengono la massima parte della ricchezza e pretendono di determinare i destini dell'umanità. Purtroppo, a duemila anni dall'annuncio del vangelo e dopo otto secoli dalla testimonianza di Francesco, siamo di fronte a un fenomeno di inequità globale e di economia che uccide'".

Francesco: “Succedono tante disgrazie. Ma dov’è il Signore?”

"La Chiesa non cessa di dire, alle nostre sconfitte, ai nostri cuori chiusi e timorosi: 'fermati, il Signore è risorto'. Ma se il Signore è risorto, come succedono queste cose? Come succedono tante disgrazie, malattie, traffico di persone, tratta di persone, guerre, distruzioni, mutilazioni, vendette, odio? Ma dov'è il Signore?". A nessuno di noi viene chiesto 'ma stai contento con quello che accade nel mondo? Sei disposto a portare avanti questa croce?'. La croce va avanti. E la fede in Gesù viene giù. Gesù è risorto, e questa non è una fantasia: è il mistero della pietra scartata che finisce per essere il fondamento della nostra esistenza".

Messaggio Urbi et Orbi in mondovisione

Per il Messaggio pasquale e la benedizione "Urbi et Orbi" di Papa Francesco erano collegate in mondovisione circa 160 emittenti radiotelevisive. A rendere noti i numeri è la Sala stampa vaticana. "Possiate sentire ogni giorno la presenza del Signore Risorto, e condividere con gli altri la gioia e la speranza che Lui ci dona. Per favore, non dimenticatevi di pregare per me", ha concluso il Pontefice.

 

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