Turchia, Erdogan: “Con questa Ue nessun europeo è al sicuro”

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Foto d'archivio Getty Images
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L’appello del presidente tedesco Steinmeier dopo le tensioni degli ultimi giorni con Ankara: “Erdogan la smetta con i paragoni nazisti” e “lasci in libertà Deniz Yucel”, il giornalista turco-tedesco arrestato lo scorso febbraio nel Paese della Mezzaluna

Dalla Turchia arriva una nuova provocazione all’Unione europea. "Se l'Europa continua così”, ha fatto sapere da Ankara il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, “nessun europeo potrà camminare al sicuro per le strade in nessuna parte del mondo. Noi, come Turchia, chiediamo all'Europa di rispettare i diritti umani e la democrazia". 

 

Referendum presidenziale e critiche a Ue - Erdogan è tornato anche a criticare la scelta di alcuni Paesi dell’Ue, in particolare Germania e Olanda, per aver impedito i comizi dei ministri turchi a sostegno del “sì” per il referendum sul presidenzialismo in Turchia che si terrà il 16 aprile. E ha difeso la sua riforma dalle accuse di totalitarismo: “Il sistema di governo presidenziale è un sistema democratico, perché il presidente è eletto dal 50% più uno dei voti popolari. In Turchia abbiamo visto un primo ministro con il 15% e non vogliamo più vederlo”

 

Germania a Erdogan: basta paragoni con nazisti - Erdogan ha affrontato anche la questione dei giornalisti imprigionati nelle carceri turche che aveva fatto salire la tensione tra il Paese della Mezzaluna e la Germania nei giorni scorsi: “Ho ricevuto una lista di 149 nomi”, ha detto, ma “sono tutti ladri, pedofili, terroristi”. E, a chi lo critica, invita a “mandare una lista” per spiegare che cosa hanno a che fare queste persone “con il giornalismo”.

La risposta di Berlino alle provocazioni turche è stata immediata. Il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier ha detto: “Mi rivolgo con un appello a Erdogan: la smetta con i paragoni con i nazisti” e “lasci in libertà Deniz Yucel”. Yucel è il giornalista turco-tedesco della Die Welt che è stato arrestato in Turchia, il 27 febbraio, con l’accusa di propaganda a sostegno di organizzazione terrorista e incitamento alla violenza pubblica. 

 

Le accuse di Ankara alla Germania: "Aiuta i terroristi" - Erdogan, nei giorni scorsi, aveva accusato Angela Merkel di sostenere i terroristi e, proprio sul caso di Yucel, aveva detto, rivolgendosi alla cancelliera tedesca: “Grazie a Dio è stato arrestato e tu ci stai chiedendo indietro un agente terrorista”. Il presidente turco, inoltre, aveva accusato Merkel di "pratiche naziste" innescando la reazione del ministro degli Esteri tedesco, Sigmar Gabriel, che aveva replicato così alle insinuazioni: “Siamo tolleranti, ma non siamo degli stupidi. Questa è la ragione per cui ho fatto sapere molto chiaramente al mio omologo turco che il limite è stato superato".

 

Steinmeier: "Ciò che abbiamo costruito per decenni può crollare" - Ora che Steinmeier ha lanciato il suo appello a Erdogan, si apre una nuova fase di tensione tra i due Paesi. E lo stesso presidente tedesco ha ricordato che la Germania guarda “con preoccupazione al fatto che tutto quello che è stato costruito per decenni, può crollare”, riferendosi proprio ai rapporti con la Turchia.

 

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