Francia, l'assalitore di Orly era sotto l’effetto di alcol e droghe

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L’autopsia ha evidenziato che il 39enne Ziyed Ben Belgacem, l’uomo ucciso dopo aver aggredito una soldatessa all’aeroporto di Parigi, aveva un tasso di alcolemia di 0,93 e aveva assunto cannabis e cocaina

Secondo l’autopsia Ziyed Ben Belgacem, l'uomo ucciso dalla polizia dopo aver aggredito una soldatessa all'aeroporto di Parigi urlando di voler "morire per Allah", era sotto l'effetto di alcol e stupefacenti. I risultati sembrerebbero confermare le dichiarazioni dal padre dell’assalitore che ha da subito ipotizzato che lo stato del figlio fosse alterato al momento dell'aggressione. “L’Islam? Non veniva nemmeno alla preghiera, beveva” ha aggiunto l'uomo. (LE FOTO DELL'ATTACCO)

 

Alcol e droghe - I risultati dell’esame autoptico, ordinato dalla magistratura, potrebbero in parte spiegare l’escalation di violenza del 39enne: "Le analisi tossicologiche realizzate oggi - ha spiegato ai media francesi una fonte vicina all'inchiesta - hanno messo in evidenza un tasso di alcolemia di 0,93 grammi per litro di sangue e la presenza di cannabis e cocaina". (IL TERRORISMO ENTRA NELLA CAMPAGNA ELETTORALE)

 

Dubbi sulla radicalizzazione - Gli spari al posto di blocco a nord di Parigi e l’assalto all’aeroporto al grido di "morire per Allah" non sembrano, secondo le prime affermazioni del procuratore Francois Molins, legate alla radicalizzazione, ma piuttosto alla miscela di cocaina, cannabis e alcol. Tesi sostenuta anche dal padre, rilasciato domenica, che ha detto a Europe 1: “Mio figlio non è mai stato un terrorista. Non veniva nemmeno alla preghiera, beveva. Vedete quello che possono fare alcol e droga...".

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