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Turchia, cronista tedesco in cella. Merkel: "Arresto sproporzionato"

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C'è anche un tedesco fra gli oltre 150 giornalisti che occupano le celle turche. Deniz Yucel, corrispondente del giornale Die Welt, è accusato di "propaganda terroristica" e "istigazione all'odio"

Insieme a oltre 150 giornalisti turchi, adesso nelle carceri di Recep Tayyip Erdogan c'è anche un reporter con passaporto tedesco. Dopo un interrogatorio durato diverse ore, un tribunale di Istanbul ha convalidato l'arresto di Deniz Yucel, corrispondente in Turchia del giornale Die Welt

 

Tensioni Berlino-Ankara – Il giornalista era in stato di fermo dal 14 febbraio scorso. È accusato di "propaganda terroristica" e "istigazione all'odio". Una decisione che ha subito scatenato nuove tensioni diplomatiche con Berlino, poche settimane dopo l'ultimo incontro ad Ankara tra il presidente Erdogan e la cancelliera Angela Merkel, per la prima volta dal fallito golpe del 15 luglio.

 

La convalida del fermo - Il tribunale turco ha accolto la richiesta del pubblico ministero, che aveva messo sotto accusa il reporter nell'ambito di un'inchiesta sul collettivo di hacker turchi RedHack, che diffusero le email di Berat Albayrak, ministro dell'Energia e genero di Erdogan, su cui il giornalista ha scritto alcuni articoli. Caduta invece l'altra, pesantissima accusa di "far parte di un'organizzazione terroristica".

 

Merkel: “Arresto sproporzionato” - La convalida dell'arresto del giornalista tedesco Deniz Yucel, in Turchia, "è una decisione amara e deludente". Lo ha detto la cancelliera Angela Merkel a Berlino. "La misura è sproporzionatamente dura, anche perché Deniz Yucel si è  messo volontariamente a disposizione della giustizia turca e si è mostrato disponibile per le indagini", ha aggiunto. 

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