
A poco più di 50 chilometri a sud di Berlino si trova una ex base militare sovietica ormai in stato di abbandono. Era la sede centrale delle truppe russe in Germania Est e rappresentava il più grande campo militare sovietico all’esterno dell’Urss. Oggi, a più di vent’anni della sua dismissione, conserva ancora numerose testimonianze del suo passato. LA FOTOSTORIA

L’ultimo contingente russo ha abbandonato Wünsdorf nel 1994, lasciando deserto quello che è stato durante la Guerra Fredda il più grande campo militare sovietico all’esterno dell’Urss. Si trova a pochi chilometri da Berlino e ospitava più di 70mila persone. Nella foto una statua di Vladimir Lenin resiste davanti a quello che fu il palazzo degli ufficiali -
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Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, Wünsdorf è diventata la sede centrale delle truppe russe in Germania Est -
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Durante il periodo in cui la base è rimasta sotto l’amministrazione sovietica, l’accesso alla cittadella era vietato ai tedeschi, che per questa ragione erano soliti chiamare il luogo “La città proibita” (Die verbotene Stadt, in tedesco) -
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L’Armata Rossa entrò nella base il 20 aprile del 1945. Prima la struttura era stata uno dei quartieri generali della Wehrmacht, la fanteria tedesca -
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L’interno della base era organizzato come una vera e propria città con negozi, palestre e teatri. Il palazzo degli ufficiali, ad esempio, era dotato anche di una piscina coperta -
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All’interno della base trovavano posto anche delle fabbriche e una prigione, oltre che gli immancabili bunker anti atomici -
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All’interno della base anche un grande teatro che aveva lo scopo di intrattenere i militari e le famiglie che vivevano a Wünsdorf –
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Tra le opere di propaganda presenti all’interno della base c’è anche un murale a tinte accese che recita: "Amico mio alla patria diamo lo slancio d’animo migliore!", una celebre citazione del poeta e scrittore russo Aleksandr Puskin -
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