Il Pontefice prima della tradizionale benedizione Urbi et Orbi ricorda le vittime dei conflitti, del terrorismo e in particolare la situazione in Siria: "Rispettare il diritto umanitario". Alla messa di Natale la preghiera per i bambini
"Un bambino è nato per noi. Oggi questo annuncio percorre tutta la terra e vuole raggiungere tutti i popoli, specialmente quelli feriti dalla guerra e da aspri conflitti e che sentono più forte il desiderio della pace".
Con queste parole Papa Francesco si è rivolto alla folla di piazza San Pietro e ai milioni che hanno seguito in televisione la benedizione Urbi et Orbi e il messaggio di Natale.
L'apello per la Siria - "Pace agli uomini e alle donne nella martoriata Siria, dove troppo sangue è stato sparso", è stata la prima invocazione. Il pensiero del Pontefice è stato soprattutto per la città di Aleppo, "teatro nelle ultime settimane di una delle battaglie più atroci, è quanto mai urgente che si garantiscano assistenza e conforto alla stremata popolazione civile, rispettando il diritto umanitario". "E' tempo - ha proclamato Francesco - che le armi tacciano definitivamente e la comunità internazionale si adoperi attivamente perché si raggiunga una soluzione negoziale e si ristabilisca la convivenza civile nel Paese".
Francesco ha ricordato anche la situazione in Iraq, Libia, Yemen, Nigeria, Sud Sudan, Terrasanta, Africa, Ucraina, Colombia, Myanmar. Ha inoltre espresso la vicinanza anche alle vittime del terrorismo.
L'appello durante la messa di Natale: FOTO