Usa 2016, i 150 profili Twitter più influenti: vince Donald Trump

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Federica Scutari

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Il Laboratory for Social Machines del Massachusets Institute of Technology ha individuato le personalità che guidano il dibattito sulle elezioni presidenziali. Ci sono anche Cher, il Papa e Ronald Reagan. GUARDA L'INFOGRAFICA

Secondo una ricerca del Pew Research Center, che ha analizzato gli ultimi cinque cicli presidenziali degli Usa, nella campagna elettorale tra Hillary Clinton e Donald Trump il mezzo d’informazione preferito dai cittadini americani sono i social network: un adulto su quattro ha visitato almeno una volta le pagine Facebook o Twitter dei candidati per saperne di più. Sul tema è intervenuto anche il Laboratory for Social Machines del Massachusets Institute of Technology che ha identificato, tramite un algoritmo, i 150 profili Twitter che più stanno influenzando le elezioni per la Casa Bianca: sul gradino più alto c’è Donald Trump (Guarda l'infografica).

 

La top ten - Nella classifica del Mit le prime dieci posizioni sono occupate da politici statunitensi. In testa il candidato repubblicano Donald Trump, seguito sul podio dalla sfidante Hillary Clinton e da Bernie Sanders. Al quarto posto c’è Jeb Bush, figlio del 41esimo presidente degli Stati Uniti George W. Bush; poi i repubblicani Ted Cruz, Ben Carson e Marco Rubio, l’attuale presidente Barack Obama, il senatore del Kentucky Rand Paul e Carly Fiorina, unica candidata donna alle primarie repubblicane.

 

Giornalisti, celebrità e famiglie - Tra i nomi della lista di influencer non potevano mancare politici come Bill Clinton (13esimo), Joe Biden (15esimo), Mitt Romney (25esimo), George W. Bush (31esimo) e John Kerry (78esimo). Ma anche sostenitori e familiari tra cui Daniel Scavino Jr, social media director di Trump (18esimo), Ivanka Trump (85esima) e Chelsea Clinton (150esima). Determinante il ruolo di media e giornalisti con Fox News in 12esima posizione, la Cnn (19esima), The New York Times (36esimo), il Washington Post (43esimo) e il Daily Show (68esimo). La giornalista più influente è Megyn Kelly (28esima), moderatrice del primo dibattito repubblicano per le primarie 2016 e celebre per aver discusso con Trump riguardo alcune sue frasi sulle donne, mentre tra le celebrità spiccano Cher (101esima) e Michael Moore (130esimo).

 

Reagan, Putin e il Papa - Tra le personalità che più influenzano la campagna elettorale ce ne sono alcune che non partecipano direttamente al dibattito ma che sono parte fondamentale delle discussioni: il presidente russo Vladimir Putin (41esimo), Papa Francesco (62esimo) e il defunto ex presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan (49esimo). Ma compaiono anche attivisti politici e gruppi che fanno satira e parodie come Lolgop (39esimo), WH Press Secretary Parody (59esimo) e The Onion (128esimo).

 

Il metodo di ricerca - Le categorie usate dall’Mit per distinguere i profili sono sette: i candidati, gli altri politici, le personalità politiche e non che partecipano alle campagne elettorali, i media, le celebrità, i giornalisti e gli opinionisti e “gli altri”. I ricercatori hanno stabilito la lista degli influencer basandosi sia sui social media che sull’informazione tradizionale, perché alcune persone sono figure preponderanti in un campo ma non nell’altro, e viceversa. Tramite un algoritmo, hanno isolato solo i tweet riguardanti le elezioni e hanno moltiplicato ognuno di questi per il numero di follower dell’autore: rientrano così nella lista sia persone che twittano poco ma hanno milioni di seguaci sia chi interviene molto spesso ma ha pochi follower. La scrematura finale si è basata su quattro criteri: numero di menzioni dirette nel panorama delle news, il livello di centralità nell’informazione, le citazioni nei tweet elettorali e il numero di retweet.

 

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