Vaticano: sì alla cremazione, ma ceneri nei cimiteri e non in casa

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La Congregazione per la dottrina della Fede in audizione con Papa Francesco (Ansa)

Nel documento “Ad Resurgendum cum Christo”, redatto dalla Congregazione per la dottrina della Fede, arriva l’apertura alle pratiche di incinerazione dei defunti - Il Pontificato di Papa Francesco

Sì alla cremazione, ma a patto che l’urna con le ceneri venga tumulata in un cimitero e non dispersa in natura o conservata in casa. Sono queste le indicazioni contenute nel documento “Ad Resurgendum cum Christo”, redatto dalla Congregazione per la dottrina della Fede e approvato da Papa Francesco lo scorso 18 marzo.

 

Cremazione non tocca l'anima del defunto - Il testo del Vaticano apre dunque a una pratica diffusa ma fino ad oggi bandita dalla Chiesa: nel caso, dunque, “ragioni di tipo igienico, economico o sociale portino a scegliere la cremazione, scelta che non deve essere contraria alla  volontà esplicita o ragionevolmente presunta del fedele defunto – si legge nel documento - la Chiesa non scorge ragioni dottrinali per impedire tale prassi, poiché la cremazione del cadavere non tocca l'anima e non impedisce  all'onnipotenza divina di risuscitare il corpo e quindi non contiene l'oggettiva negazione della dottrina cristiana sull'immortalità  dell'anima e la risurrezione dei corpi".

 

Sepoltura tradizionale da preferire - Nonostante l’apertura, però, il testo ricorda come la sepoltura tradizionale sia preferibile per un cristiano: "La sepoltura nei cimiteri o in altri luoghi sacri risponde adeguatamente alla pietà e al rispetto dovuti ai corpi dei fedeli defunti” e “favorisce il ricordo e la preghiera per i defunti da parte dei familiari e di tutta la comunità cristiana”. Inoltre, la Congregazione ha voluto sottolineare il divieto di dividere le ceneri tra i familiari o trasformarli in oggetti per ricordare il defunto.

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