Basf, 150 anni di storia nel cuore dell’Europa

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Basf, un'azienda con una lunga storia nel settore chimico (Getty Images)
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Dalla fondazione il 6 aprile del 1885 fino ad oggi, una grossa fetta del mercato della tecnologia e della chimica è nelle mani di un’azienda tedesca fondata dall’orafo Friedrich Engelhorn, finita al centro delle cronache per le due esplosioni

Dall’invenzione del nastro magnetico alla tecnologia per lo smaltimento delle macchine per il caffè passando per il presunto e controverso coinvolgimento nella produzione del gas Zyklon B usato nei campi di sterminio nazisti. La Basf, Badische Anilin und Soda Fabrik (Fabbrica di Anilina e Soda del Baden), finita al centro dell'attenzione della cronaca a causa delle esplosioni verificatesi in due suoi impianti, ha fatto la storia dell’industria chimica non solo in Europa, ma nel mondo.

 

L’origine dei jeans – La Basf nasce come società per azione il 6 aprile del 1885 a Mannheim, città nel land del Baden-Württemberg, regione a sud-ovest della Germania. Il padre di questa società è l’orafo Friedrich Engelhorn. L’azienda non solo si inserisce nel mercato delle tinture, ma anche in quello delle materie prime e i prodotti ausiliari necessari. La prima grande scoperta, la produzione sintetica dell’indaco nel 1897, è quasi casuale. Un termometro rotto permette agli scienziati della Basf di intuire che il mercurio è un ottimo catalizzatore per la produzione dell’acido ftalico, uno dei principali precursori per la sintesi dell’indaco, il colore che monopolizzerà il mercato dei jeans negli anni ’60.

 

Lo Zyklon B – Nel 1925 la Basf acquisisce capitali della Bayer e dell’AFGA, cambiando il nome in IG Farben AG. Cambia anche la sede centrale che diventa Francoforte. Nel 1941, in piena seconda guerra mondiale, la società così costituitasi avrebbe cominciato a produrre lo Zyklon B, il gas letale pensato inizialmente come insetticida e scoperto dal nobel per la chimica, Fritz Haber. I nazisti hanno utilizzato questo gas nelle camere dei campi di sterminio, in particolare, secondo alcune fonti, ad Auschwitz, dove la IG aveva costruito una fabbrica di gomma sintetica. Vandana Shiva, pluripremiata scienziata e attivista ambientalista indiana, scrive sul suo sito che “Monsanto” – multinazionale di biotecnologie agrarie – “entrò in una joint venture con IG Farben, fornitrice di Hitler di Zyklon B, pesticida a base di cianuro utilizzato nei campi di concentramento durante l’Olocausto. Lo Zyklon B è stato utilizzato come prova nel processo di Norimberga in cui la IG Farben è stata giudicata colpevole di crimini di guerra”.

 

La prima registrazione dal vivo – Nel 1936 la “London Philarmonic Orchestra, una delle più importanti e prestigiose del Regno Unito, viene invitata dalla Basf ad esibirsi nella sede di Ludwigshafen. Qui, per la prima volta nella storia, viene registrata su audiocassetta un’esibizione dal vivo grazie ai nastri magnetici in bobine prodotti nel 1934. Le prime ad utilizzare questa nuova tecnologia sono le stazioni radio. Nel 1969 i Beatles registrano le inedite “Get back sessions”, uno dei loro ultimi lavori, su un nastro BASF.

 

Lo smaltimento del caffè – La Basf nasce principalmente come azienda di smaltimento dei rifiuti. Nel giugno 2013 viene presentato in una fiera di settore “Ecovio”, un composto di acido polilattico e poliestere a base biologica, biodegradabile e compostabile. Questa nuova tecnologia trova la sua applicazione nel mercato del caffè porzionato in capsule. Proprio la sigillature delle capsule è fatta con l’Ecovio che può essere smaltito dell’umido e compostato.

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