L'attuazione del piano prevista per il 2018: il contingente italiano sarà composto da 140 soldati in Lettonia. Gentiloni: "Italia ha sempre dato il suo contributo". Dura la reazione del Cremlino: "Politica distruttiva". Mattarella riceve Renzi. Grillo: il governo ci trascina verso la guerra
Nei prossimi mesi l'Italia invierà una compagnia di 140 militari in Lettonia per partecipare alla forza Nato a guida canadese schierata nel Paese baltico e a partire dal 2018 parteciperà con un proprio contingente alla missione dell'Alleanza atlantica al confine con la Russia. Lo hanno reso noto i ministri della Difesa e degli Esteri, Roberta Pinotti e Paolo Gentiloni, dopo che il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, aveva anticipato alla stampa il coinvolgimento italiano.
Immediata la reazione di Mosca che parla di “politica Nato distruttiva”. E non mancano le ire interne, con il M5S che accusa il governo di “volerci mandare in guerra”.
Soldati italiani al confine russo – In realtà l'invio di una task force italiana alla difesa della frontiera orientale dell'Alleanza Atlantica, che potrebbe avvenire nella primavera 2017, è stato deciso dal vertice Nato di Varsavia dello scorso luglio, come poi annunciato dal premier Matteo Renzi. Ma oggi i ministri degli Esteri e della Difesa, Paolo Gentiloni e Roberta Pinotti, hanno confermato l'impegno, spiegando che i nostri militari parteciperanno alla forza a guida canadese. Nel complesso i soldati impegnati nella missione saranno circa 5.000 tra Lettonia, Lituania, Estonia e Polonia. La mossa, ha detto il capo della Farnesina, "non fa parte di una politica di aggressione verso Mosca ma di una politica di rassicurazione e difesa dei nostri confini come Alleanza Atlantica".
Grillo: ci mandano in guerra – L'annuncio non è però piaciuto alle opposizioni italiane. Sul suo blog, il leader del M5s Beppe Grillo scrive che "questa azione è sconsiderata, è contro gli interessi nazionali, espone gli italiani a un pericolo mortale ed è stata intrapresa senza consultare i cittadini". E aggiunge: “In termini di sicurezza nazionale questa missione rischia di esporre il nostro Paese al dramma della guerra. Ci riporta indietro di trent'anni ed alza nuovi muri con la Russia, che per noi è un partner strategico e un interlocutore per la stabilizzazione del Medio Oriente".
<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="it" dir="ltr">No ai soldati italiani in Lettonia al confine con la Russia <a href="https://twitter.com/hashtag/IoVoglioLaPace?src=hash">#IoVoglioLaPace</a> <a href="https://t.co/CqJPvPHkII">https://t.co/CqJPvPHkII</a> <a href="https://t.co/r8hPP7xY9e">pic.twitter.com/r8hPP7xY9e</a>— Beppe Grillo (@beppe_grillo) <a href="https://twitter.com/beppe_grillo/status/786910564962435072">14 ottobre 2016</a></blockquote><script async src="//platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script>
La reazione di Mosca - La Russia, dal canto suo, nnostante le rassicurazioni della Nato ha commentato duramente la decisione: “La politica atlantica è distruttiva – ha detto Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo – l’Alleanza è impegnata nella costruzione di nuove linee di divisione in Europa invece che di profonde e solide relazioni di buon vicinato”.
Stoltenberg a Sky TG24 - “Serve Nato forte anche per Europa” dice a Sky TG24 il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. L’Italia, spiega, farà parte di "uno dei quattro battaglioni dell'Alleanza schierati nei Paesi baltici". Si tratterà di "pochi uomini", una presenza "simbolica" in una forza "simbolica".
<iframe width="560" height="319" src="//player.sky.it/player/external.html?id=305059" frameborder="0" allowfullscreen="true"></iframe>