Scienza, se sbadigli a lungo sei più intelligente
MondoLo sostiene una ricerca della State University of New York a Oneonta, che ha collegato la durata degli sbadigli al peso del cervello e al numero di neuroni
La lunghezza di uno sbadiglio non è solo sintomo di fame o stanchezza, ma potrebbe essere un indice della nostra intelligenza. Secondo una ricerca della State University di New York, pubblicata su Biology Letters, il tempo impiegato per sbadigliare può dare informazioni sul peso del cervello e il numero dei neuroni presenti nello strato esterno della corteccia cerebrale. Più lungo è lo sbadiglio, più il cervello è pesante e ricco di neuroni.
La ricerca - Il professor Andrew Gallup ha concentrato il suo studio non solo sugli umani, ma anche sugli animali. Sono stati analizzati 205 sbadigli di 117 soggetti appartenenti a 24 specie diverse. Ha chiesto al suo team di analizzare video di elefanti, gatti, gorilla, pecore, cammelli e trichechi, alla ricerca dei loro sbadigli e della relativa durata. Il movimento da riconoscere negli animali è lo stesso che si osserva nell'uomo: apertura della bocca, distensione dei muscoli facciali, profonda inalazione, occhi chiusi e testa riversa.
La scelta delle specie - Le specie analizzate sono state scelte per una ragione: sono le stesse menzionate in una ricerca sull'evoluzione del cervello pubblicata nel 2005. In questo lavoro si analizzava il peso del cervello e il numero dei neuroni presenti nello strato esterno del cervello. La ricerca conclusa ora dal team di Gallup ha messo in correlazione questi tratti con la lunghezza dello sbadiglio.
Questione di secondi - Ciò che Gallup ha riscontrato è che nell'uomo lo sbadiglio dura quasi sette secondi, negli elefanti sei, mentre cammelli e scimpanzé arrivano a circa cinque. Il cervello umano però non è il più pesante tra quelli analizzati. Tuttavia è dotato di un maggior numero di neuroni nella corteccia cerebrale rispetto a qualsiasi altra specie. Sono stati tenuti in conto anche altri parametri come l'età: gli adulti ad esempio sbadigliano più a lungo dei bambini.
Cosa ci spinge a sbadigliare - I primati (specie a cui appartiene anche l'uomo) sbadigliano molto più a lungo rispetto ad altre specie. Merito della struttura cerebrale più complessa, che necessita di una circolazione sanguigna più efficiente e di un raffreddamento efficace. L'ipotesi termoregolatoria infatti è una della teorie più accreditate per giustificare la funzione dello sbadiglio. Lo stesso Gallup l'aveva formulata nel 2011, dicendo che sbadigliare è come sudare. Quando la temperatura esterna è più alta e quindi più simile a quella corporea, si sbadiglia meno. In inverno, con temperature più basse, il fenomeno è più frequente. Tuttavia la funzione fisiologica alla base di questo fenomeno non è ancora chiara.