Il giovane di origini afghane accusato degli attacchi a New York e nel New Jersey si augurava di morire come martire piuttosto che essere catturato e scriveva: "Il rumore delle bombe sarà sentito nelle strade"
Inneggiava al "fratello Osama Bin Laden" e scriveva che "il boato delle bombe sarà sentito nelle strade" Ahmadi Rahami nel diario che gli è stato trovato addosso quando è stato arrestato. “Colpi per la vostra polizia, morte per la vostra oppressione" si legge ancora nel diario in cui Rahami si augura di morire come martire piuttosto che essere catturato.
Dalle indagini emergono inoltre video registrati due giorni prima degli attentati, recuperati dal cellulare di un membro della sua famiglia, che mostrano il presunto responsabile degli attacchi a New York mentre dà fuoco a "materiale infiammabile in un contenitore cilindrico". I filmati mostrano l'accensione di una miccia, un rumore forte e fiamme, seguite da una nuvola di fumi e da risate.
Gli inquirenti sono risaliti anche ad un account eBay di un user indicato come "ahmad rahimi" che ha acquistato materiale per la costruzione di ordigni esplosivi. Materiale che era stato inviato in un negozio di Perth Amboy, New Jersey, dove si ritiene che Rahami abbia lavorato fino allo scorso 12 settembre.